di Lavinia Elizabeth Landi
Arte e conoscenza, sensibilità ambientale e comunità, sono parole chiave nel nuovo progetto dei Chille de la balanza, il festival culturale “ Manicomio, Addio! Franco Basaglia 100”, in occasione dei cento anni dalla nascita del medico fondatore del concetto moderno di salute mentale. « L’operazione Basaglia non è solo liberazione dell’essere umano, è costituzione di cittadinanza » ha detto la consigliera regionale Cristina Giachi; un percorso ancora agli inizi, secondo il dottore Rocco Canosa della società fondata da Basaglia stesso, “ Psichiatria democratica”, che ricorda il bisogno crescente di « ripartire dagli ultimi per poter cambiare la società » . Così, per proseguire il progetto di liberazione dal pregiudizio, che per secoli ha escluso le persone con disturbi mentali dalla vita cittadina, la compagnia teatrale di Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, da oltre venticinque anni presidio culturale dell’ex- città manicomio di San Salvi, invita fiorentini e visitatori a “entrare” fuori dalla città, per avvicinarsi a una storia, moltissime storie, che raccontano un forte aspetto dell’umanità. Realizzato in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali, teatri, associazioni e fondazioni, il festival inizia domani alle 17, con un incontro in memoria di Franca Ongaro Basaglia, collaboratrice e moglie dello psichiatra. Nel fine settimana, alle 21, verrà presentata la nuova produzione dei Chille intitolata “ Manicomio, addio! Contro tutti i muri”. Poi, « i rifiuti degli esseri umani fiorentini arrivano nella città dei “ rifiuti umani”, e si trasformano grazie alla cultura in bellezza », racconta Ascoli introducendo il progetto donato alla città di Firenze, il “ Marco Cavallo del XXI secolo”: una scultura alta cinque metri e lunga otto, che faccia avvicinare le persone e che possa essere vista anche da chi è solamente di passaggio, creata dall’artista Edoardo Malagigi, realizzata in metallo e plastica riciclata con la stampa 3D, grazie anche a un crowdfunding di cittadini. Oggi, afferma l’artista, « l’arte contemporanea deve tener conto dell’emergenza climatica, undramma che solo i giovani hanno capito». L’inaugurazione dell’installazione, collocata sul prato che costeggia la ferrovia, è programmata per lunedì 11 marzo alle 17, dopo la “ Parata di Arlecchino e Pulcinella” del Teatro Potlach, alle 15.30 nel Giardino di Villa Arrivabene. Venerdì 15 marzo dalle 15, al Caffè Letterario Le Murate, l’incontro a ingressolibero proposto da un gruppo di ricercatrici e ricercatori della European University Institute di Fiesole, tra Basaglia, femminismo jugoslavo e attualità, con il ricercatore Bojan Bilic che parlerà in inglese, e la tavola rotonda sull’attualità, con la storica Vinzia Fiorino, la letterata Marina Guglielmi, la psicologa Patrizia Meringolo, e la sociologa Mariella Orsi. Poi, alle 21, la passeggiata lungo il prato e gli stabili di San Salvi, gratuita per i partecipanti all’incontro del pomeriggio. Venerdì 22 alle 17, a San Salvi, ci sarà l’incontro su memoria e attualità con Pompeo Martelli del Museo della mente di Roma e di Mente in rete, e lo psichiatra Thomas Emmenegger, mentre sabato e domenica alle 21, andranno in scena all’ex-manicomio i due spettacoli vincitori di “ Spacciamo culture interdette”, narrazioni sul disagio dei giovani oggi: “Sono solo suoni”, di e con Sara Chieppa, e “Una ragazzina”, di e con Sara Tombelli. Mercoledì 27, sempre alle 21, sarà il turno di “ Yesterday. L’ultimo gioco”, una produzione del Teatro scientifico di Verona sul tema dell’Alzheimer. La prima parte del festival, che riprenderà a giugno, si conclude con lo spettacolo “[Tra parentesi] La vera storia di un’impensabile liberazione”, con Massimo Cirri e lo psichiatra, allievo e collaboratore di Basaglia, Peppe Dell’Acqua, in scena al Teatro di Fiesole il 10 e l’11 aprile alle 21. Prenotazioni e informazioni al 3356270739, o info@chille.it.