#OraLeIdee : Abitare le Emozioni
Noi intendiamo l’urbanistica intesa anche come fonte e radice di welfare/aggregazione/inclusività/salute mentale.
🌳 Ripensare la città come luogo dove poter (anche) essere felici sembra un’utopia ma sociologi, psichiatri, architetti dimostrano che è possibile. Attraversare e reinterpretare la mappa e gli spazi urbani perché ogni cittadino possa vivere un tempo non solo produttivo ma dove emozioni e quotidianità abbiano come alleate luce colori spazi creativi. Si pensi alle scuole, agli ospedali, a spazi dedicati ai giovani.
Penso a piazza del Campo, dove trionfa solo la plastica delle tende dei ristoranti e si è costretti a fare zig zag tra i tavolini; si pensi ai quartieri periferici privi di ogni “semplice” bellezza e alieni ad ogni possibile aggregazione.
🚶🏻‍♂️ Il paradosso della solitudine: in un quartiere periferico anonimo 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐦𝐚 𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐨, in piazza Duomo magari sei solo, ma non hai la sensazione della solitudine, ti fa compagnia l’eco del bello, della storia.
La città, #Siena, deve essere casa collettiva, dove si è accompagnati dentro la narrazione della storia. E dunque io credo che ci siano sia “ 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞“ che “ 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐚 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞”.
Questo, con mille altri collegamenti (trasversalità su giovani solitudine malessere).
©️ Costanza Giannelli #PerSiena