A Firenze non si vive di solo turismo «Sono da limitare le posizioni di rendita»
5 Luglio 2023Affitti brevi, Siena cosa intende fare?
5 Luglio 2023Il divieto agli affitti brevi in area Unesco scatterà solo col sì del Consiglio a settembre
Mauro Bonciani
Con una delibera nella giunta di ieri, Palazzo Vecchio ha dato avvio alla procedura che il sindaco Dario Nardella ha pensato per bloccare nell’area Unesco l’arrivo sul mercato di nuovi appartamenti per affitti brevi. La giunta infatti ha approvato, all’unanimità, con anche il sì dell’assessora Titta Meucci di Italia Viva, il documento preliminare Vas sulla proposta di «variante semplificata» che modifica degli articoli relativi alla «classificazione degli usi» degli appartamenti e prevede che «all’interno dell’uso residenziale venga distinto l’uso per residenza temporanea, che comprende le locazioni turistiche brevi» e che «nell’ambito del nucleo storico Unesco sia vietato l’insediamento dell’uso per residenza temporanea». Una norma che non sarà retroattiva, come invece aveva annunciato il sindaco Dario Nardella, ipotizzando il blocco dallo scorso primo giugno, e che entrerà in vigore solo dopo il si del Consiglio comunale alla variante, a settembre.
La mossa era stata annunciata dal sindaco ad inizio di giugno, dopo che aveva giudicato la bozza della ministra al turismo Santanché, con il solo limite di affittare gli appartamenti per almeno due giorni, «del tutto inefficace». E sottolineato: «Se noi non proviamo a fare azioni politicamente dirompenti nessuno si dà una mossa: siamo stanchi di annunci, il problema è diventato strutturale. Ci rendiamo conto che è giuridicamente ardita, ma siamo consapevoli di poterla difendere». La «mossa ardita» è arrivata, basata anche sul carattere particolare dell’area Unesco, che comprende tutto il centro storico e l’area fino a piazzale Michelangelo e San Miniato, e Nardella si dice fiducioso: «Ringrazio gli uffici del Comune. La relazione introduttiva della delibera motiva in modo dettagliato, puntuale e convincente le ragioni economiche, sociali e giuridiche che sono alla base di questo provvedimento. Il che ci permette di essere abbastanza ottimisti sulla solidità giuridica di tutto il provvedimento». La necessità di intervenire è stata spiegata con il caro affitti che ormai rende difficile a famiglie, ma anche studenti o lavoratori, trovare un affitto a prezzi abbordabili o semplicemente trovarlo, visto le migliaia di appartamenti convertiti in affitti brevi turistici. «Il fenomeno degli affitti turistici brevi — sottolinea il primo cittadino — sta trasfigurando i centri storici delle nostre città: è una delle cause dell’esplosione del costo degli affitti e degli immobili nelle grandi città e limita la residenzialità di famiglie, giovani, studenti e lavoratori. È un allarme sociale che va affrontato con tutti i mezzi possibili. Ribadiamo da parte nostra che abbiamo intenzione di azzerare l’Imu seconda casa a chi sceglie di destinare l’abitazione ad affitti a medio-lungo termine». Lo sgravio dell’Imu per tre anni per chi sceglierà affitti oltre i due mesi (il limite sotto il quale la legge li definisce brevi) sarà varato contemporaneamente al voto del Consiglio comunale sulla variante urbanistica.
Il sindaco inoltre annuncia che nei prossimi giorni incontrerà i rappresentanti degli host e conclude. «Di fronte alla inerzia di Parlamento e Governo non ci restano che gli strumenti a disposizione dei sindaci, a cominciare da quelli urbanistici. E chiedo di nuovo che il governo faccia una legge efficace sul tema, ormai diventato una vera emergenza». Sul tavolo infatti resta la necessità, sottolineata anche dalla Regione Toscana, di una norma nazionale che finalmente disciplini il settore degli affitti brevi.
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