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Oggi in Consiglio comunale non ci sarà alcuna nomina della Commissione per il Regolamento (meglio!) ci sarà, invece, l’interrogazione di Piccinni sulla dedica del Palio di Provenzano.
Ieri i quotidiani, imbeccati dalla sezione senese dell’ANPI, hanno evidenziato come una Nippa esultante abbia deciso. in modo autoritario, che il Palio di Provenzano venisse dedicato alla Liberazione anno 80 in perfetta sintonia con il passato repubblicano.
La Nippa appartiene alla generazione senese di quelli che si fa come ci pare, in quanto la sua affermazione è in netto ed aperto contrasto con le norme di quel Regolamento che, pur dovendolo far rispettare e rispettare allo stesso tempo, la Nippa, da brava onorandina, non conosce assolutamente.
Come abbiamo già avuto modo di accennare recentemente, la dedica di qualsiasi Palio spetta esclusivamente alla Giunta e non al Sindaco. deciso in modo autonomo.
Ne deriva di conseguenza che la Nippa, dopo una breve consultazione (negativa) con i quattro fratellini, abbia deciso in modo autonomo. Apprezzabile, ma non brava, né bravina.
Il Regolamento deve essere rispettato al di là del si fa come ci pare.
La Nippa sa benissimo che la Nippa non può portare una dedica del genere in Giunta perché ci sarebbero le condizioni opportune per capire se la sua Giunta sia antifascista o fascista; sarebbe proprio una bella prova.
Al di là di tutto il si fa come ci pare il Regolamento deve essere rispettato e la Nippa, in quanto Sindaco e garante delle regole, deve rispettarlo e farlo rispettare con o senza l’etichetta di fascista o antifascista.
Ecco un filone di polemica che non possiamo tralasciare.
9 febbraio 2024