Non esistono problemi isolati: non c’è il problema del commercio separato da quello della rendita fondiaria, né quello dei trasporti distinto da quello ambientale o degli alloggi. Non esiste un problema del lavoro che si possa scindere da quello della sanità, dell’assistenza o della politica culturale. Tutti questi temi sono intrecciati in un’unica grande questione: la mancanza di una visione di sviluppo coerente e concreta, capace di andare oltre le semplici dichiarazioni di intenti.

La Regione Toscana ha compreso questa complessità, intervenendo sul turismo partendo dall’urbanistica e integrando il piano della mobilità con politiche commerciali e turistiche più ampie. Al contrario, le scelte compiute dall’amministrazione De Mossi negli ultimi anni hanno finito per generare disvalore sociale, e oggi i loro effetti si manifestano con chiarezza.

Di fronte a questa realtà, l’attuale amministrazione, bloccata da elementi di continuità che la caratterizzano, non sembra in grado di proporre risposte adeguate alla complessità dei problemi che si trova ad affrontare.

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