di Pierluigi Piccini

Siamo sorpresi dal senso della risposta che il consigliere Valentini offre rispetto alle legittime contestazioni da lui mosse verso l’Agcom sulla violazione accertata delle norme sulla par condicio da parte del Comune di Siena.

Ancora più sorpresi dal senso della risposta che lo stesso Valentini dichiara di voler accettare rispetto alle sanzioni deliberate dall’Agcom, con riferimento alle dichiarazioni rese dal segretario comunale Caridi secondo cui – stando al testo riportato da Agcom – Caridi dichiara che nessun amministratore locale è candidato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Fatto evidentemente non rispondente al vero in quanto gli amministratori locali che si sono presentati alle elezioni politiche sono ben 4 se si considera anche il CdA della Biblioteca Comunale.

Non capiamo il senso della risposta per la semplice ragione che l’Agcom la contestazione non l’ha mossa nei riguardi dei singoli amministratori proponendone il sanzionamento individuale ma la contestazione è stata mossa alla condotta del Comune come tale, risultata in violazione della par condicio.

Ora questo modo di agire – si dice in Toscana – non sembra convincere proprio nessuno. Se la contestazione avesse riguardato la condotta di singoli amministratori locali poteva darsi sarebbe risultata utile una precisazione riferita a loro ma avendo riguardato la condotta del Comune come tale, la precisazione dovrebbe ritenersi riguardare tutti gli amministratori locali.

In tal senso sarebbe quanto mai utile, se non forse necessario che la documentazione intercorsa non fosse da considerarsi una corrispondenza eventualmente fra privati ma venisse messa anche in questo caso a disposizione della Commissione garanzia e controllo per i riscontri del caso.

Ovviamente non si entra nel merito di eventuali responsabilità di cui potranno occuparsi, se del caso, le Autorità preposte.

Delibera n 349-22-Cons