Siamo all’anno zero. Passeranno anni prima di avere qualcosa di strutturale… per ora istagram, ma senza polemiche
1 Febbraio 2024Beni culturali, quale ruolo?
1 Febbraio 2024Bagnoli risponde alla direttrice del Santa Maria della Scala: non è una macchia, ma una progressiva disgregazione di materiali
di Alessandro Bagnoli
In merito alla cattiva conservazione degli affreschi del Pellegrinaio ho letto su ‘La Nazione’ di Siena la risposta della dottoressa Chiara Valdambrini, direttrice del Santa Maria della Scala, alla quale faccio i migliori auguri, affinché possa operare al meglio per il bene del complesso e per lo sviluppo culturale dell’istituzione. Tuttavia, un’auspicabile risposta, concreta e indispensabile per la salvaguardia del patrimonio artistico, sarebbe stata piuttosto un’altra. Su questo tenore: “domattina farò partite un controllo tecnico sulle murature, per verificare se siano ancora in atto fenomeni di infiltrazioni di acqua sulla volta, sulla parete affrescata da Domenico di Bartolo e sulla parete con i frammenti pittorici più antichi. Farò inoltre stilare immediatamente da un restauratore il progetto di pronto intervento, per arrestare la caduta dell’ intonaco sulla volta e per estrarre dalla parte alta dell’affresco di Domenico di Bartolo i sali affiorati e per consolidare la superficie pittorica”.
Non è una questione di “macchie”, se non quelle della mancata attenzione a questi guai; si tratta invece di una progressiva disgregazione dei materiali costitutivi dell’intonaco e della soprastante pittura, alla quale occorre provvedere senza ulteriori indugi.
Risposta ad una domanda specifica su Fb.
Giovanni Gigli. Una semplice domanda, anzi due, solo per capire meglio la questione. Quali sono i poteri della Sovrintendenza in queste situazioni, considerato che a Siena, occorre fare pratiche lunghissime anche per buttare giù un parapetto in un palazzo notificato?
Le infiltrazioni sono del 2012 e il professor Bagnoli è stato funzionario della Sovrintendenza fino al 2018. Poteva intervenire all’epoca?
Alessandro Bagnoli. Nel corso del tempo la Soprintendenza ha più volte scritto al Comune e al Santa Maria della Scala, per segnalare lo stato di sofferenza dell’affresco di Domenico di Bartolo e della soprastante volta. Può trovare le lettere nell’archivio della Soprintendenza. Poi faccia una ricerca nei documenti del Comune e del Santa Maria, per vedere se riesce a trovare la documentazione sui provvedimenti presi. Il danno alla parete della prima campata è relativamente recente. Provi a chiedere informazioni alla Soprintendenza di oggi. Se gli uffici territoriali della tutela non fossero stati depotenziati dalla sciagurata riforma del ministro Franceschini, certamente ci sarebbe stato maggiore controllo e possibilità di interventi diretti. Merita ricordare che tutti gli affreschi del Pellegrianio furono restaurati fra la fine degli anni settanta e gli inizi del decennio successivo per volontà del Soprintendente Piero Torriti, con finanziamenti ministeriali. Purtroppo erano altri tempi …