Roma, città della parola
1 Gennaio 2024Idem. Giulio Paolini e Italo Calvino
1 Gennaio 2024di JONATHAN BAZZI
Il 2023 è stato l’anno in cui Barbara Millicent Roberts, nota ai più come Barbie, si è ripresa tutto, e con gli interessi. Non che la bambola creata da Ruth Handler si fosse mai davvero eclissata, ma il film campione di incassi di Greta Gerwig l’ha resa un fenomeno contemporaneo, ultrapopolare e persino politico. Per mesi le bacheche social, e le vetrine dei negozi, ne sono state invase: citazioni e gadget, meme e parodie, longform sociologici di apologia o furente biasimo. Evitarla era impossibile: Barbie è tornata a essere, dopo molti anni, la più amata (e odiata) di tutti. I detrattori hanno visto nella pellicola con Margot Robbie e Ryan Gosling solo un tentativo commerciale di colorare di femminismo il giocattolo da bambina più ambito del secolo scorso, ma le cose possono essere guardate da un altro punto di vista. In questi mesi l’icona Mattel ha confermato il suo talento principale, che è quello di rinnovarsi senza sosta, intercettando lo spirito del tempo, per assumere la forma dei desideri del pubblico…