Aumentano i toscani che non si curano. E cresce anche chi si rivolge al privato
10 Aprile 2024NEWS
10 Aprile 2024Siena
Piccini e le Iene a giudizio Prima udienza 17 dicembre
Il pm di Genova, Ranieri Miniati, ha firmato il decreto per il rinvio a processo L’ex sindaco e i curatori del programma imputati per diffamazione aggravata
GENOVA
Il decreto di rinvio a giudizio firmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Genova, Ranieri Miniati, è stato emesso. Dopo la decisione del Il giudice per le indagini preliminari di Genova, Nicoletta Guerrero, che il 3 aprile aveva dichiarato la nullità della richiesta di rinvio a giudizio, per diffamazione aggravata e continuata, nei confronti dell’ex sindaco e consigliere comunale Pierluigi Piccini, assieme ai giornalisti e curatori del programma ’Le Iene’, Antonino Monteleone, Davide Parenti, Marco Occhipinti e alla direttrice di Italia 1, Laura Casarotto, con conseguente restituzione degli atti alla Procura, il procuratore aggiunto di Genova ha disposto direttamente la citazione a giudizio. Fissando la prima udienza del processo il 17 dicembre. E dando seguito, senza passaggi intermedi e udienze preliminari, come conseguenza di recenti sentenze della Corte Costituzionale sul reato di diffamazione, alla sua richiesta di processo avanzata il 24 gennaio. Così, una settimana dopo, si ritorna a quanto scritto alla vigilia dell’udienza preliminare. La richiesta di rinvio a giudizio per i 5 imputati, firmata da Vittorio Ranieri Miniati, ruota attorno alle frasi pronunciate da Piccini nell’intervista rilasciata, o ’rubata’ che dir si voglia (come se fosse la stessa cosa ndr), al giornalista de Le Iene nell’ottobre 2017.Da lì è partito il filone parallelo dei festini a luci rosse, che sarebbero stati legati alla morte di David Rossi. Nel corso dell’intervista in Piazza del Campo, l’ex sindaco a sostegno della sua opinione che David non si sarebbe suicidato, parlò di festini nelle ville del sud della Toscana o al mare, usando espressioni tipo «la magistratura potrebbe anche avere abbuiato tutto perché scoppia una bomba morale». Le parti offese del processo a Genova saranno i sette magistrati della procura di Siena, che all’epoca aveva Salvatore Vitello procuratore capo: Fabio Maria Gliozzi, Andrea Boni (oggi procuratore capo), Nicola Marini, Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Roberta Malavasi. Probabile anche la costituzione di parte civile. Ma il primo reato si prescriverà ad aprile 2025.