Entre Tshisekedi et Kagame, un tête-à-tête décisif
18 Dicembre 2024L’analisi del Bilancio di previsione 2025-2027 solleva numerose perplessità, sia dal punto di vista del metodo adottato dall’amministrazione, sia, ancor più gravemente, per quanto riguarda i contenuti della gestione.
Innanzitutto, si deve registrare ancora una volta il ritardo nella trasmissione delle informazioni e della documentazione relativa al bilancio, ormai divenuto una prassi consolidata. Un fatto grave, considerando che si tratta dello strumento principale con cui il Consiglio Comunale esercita il proprio ruolo di programmazione e controllo. Tuttavia, questa mancanza di tempestività sembra non destare alcuna attenzione.
Il dato più preoccupante, però, emerge dall’approccio complessivo: il bilancio di previsione viene trattato come un adempimento formale, un passaggio obbligato da archiviare prima delle festività natalizie, senza una reale visione di politica amministrativa. Questo atteggiamento si manifesta in uno scollamento evidente tra il programma di mandato della maggioranza e il documento previsionale, dando l’impressione di una gestione priva di direzione strategica.
Lo stesso distacco emerge anche tra programmazione e DUP, tra previsioni di bilancio e PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione). Mancano collegamenti funzionali concreti con i piani di assunzione, le misure per l’anticorruzione e le politiche di trasparenza. Di fatto, ciò che si percepisce è una “gestione fredda” del Comune di Siena, dominata da un tecnicismo burocratico che oscura completamente la funzione strategica della politica amministrativa, relegata a semplici annunci.
Sul piano finanziario, il bilancio mostra un equilibrio tecnico-contabile che, però, nasconde un serio disequilibrio nella parte corrente. Questo deficit è mascherato dall’eccessiva dipendenza dagli introiti derivanti da multe e dalle entrate generate dalla società partecipata Sigerico, attiva nello stesso settore.
Il risultato è un’immagine snaturata di Siena: non più città d’arte e cultura, ma città delle multe e delle sanzioni, che colpiscono indiscriminatamente residenti e visitatori. Una politica che non solo penalizza i cittadini, ma compromette anche i valori e l’attrattività della città come destinazione turistica.