Banca Monte Paschi non più banca sistemica, cosa cambia per le sue obbligazioni?
28 Novembre 2023News
28 Novembre 2023Come metodo da tempo e su diverse questioni che possono essere relative al Monte dei Paschi, alle leggi e regolamenti che legittimano la vita dell’Amministrazione comunale e quanto altro, vado a leggermi le fonti convinto come sono che tutto ciò sia necessario per non far valere la legge del più forte o del “principe” di turno. L’unico sistema quest’ultimo, per me e posso dire anche di Per Siena, per orientarci in una situazione di grande confusione politica, morale ed etica. Non si capisce più, soprattutto a Siena, chi è il controllore e il controllato in una sintesi che crea solo privilegi. E anche in questo caso abbiamo preso lo statuto della Fondazione Biotecnopolo per capire quali sono i punti che hanno obbligato ad una revisione dell’articolato statutario. Revisione in corso e da quello che ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca qualche giorno fa, proprio a Siena, ormai giunta al termine o quasi. Leggendo attentamente lo statuto si capiscono anche i risvolti politici di chi teme che il suo ruolo venga messo in discussione o ridimensionato. Stato d’animo comprensibile che si riscontra quasi sempre nei posti di lavoro, quando si vengono a determinare situazioni di cambiamento di cui non si è titolari. Meglio, quando come in questo caso si assiste addirittura ad un cambiamento delle stesse compagini amministrative nazionali. Aspetto che non dovrebbe preoccupare nessuno, soprattutto quando in gioco ci sono gli interessi generali di un territorio e non l’utile personale. Cosi come la politica può correre il rischio di fare gli interessi di pochi dietro le giuste rivendicazioni generali. A questo proposito sarebbe necessario avere o almeno conoscere il progetto per il BTP. Progetto che manca fin dall’origine, non sarebbe male capire come i trasferimenti dello Stato si traducono in occupazione (aspetto principale) e ricerca. Comunque, dagli appunti qui di seguito riportati che possono essere oggetto di discussione, ovviamente, si capisce che la Fondazione così come è nata nel luglio del 2022 è difficilmente governabile se non impossibile con la conseguenza inevitabile dello stallo. Forse, abbandonando le fibrillazioni, ripartendo da qui e dal nuovo statuto gli attori interessati potrebbero trovare una augurabile sintesi operativa.
La lettura dello Statuto della Fondazione Biotecnopolo di Siena approvato con DPCM 11 luglio 2022, rivela alcune incongruenze di fondo che si possono così riassumere. Partendo dalla premessa giuridico-funzionale che richiede la distinzione personale e funzionale fra gli organi di governo, quale prerogativa essenziale della FONDAZIONE, si osserva che gli Organi previsti non assicurano una tale condizione e anzi sembrano favorire una commistione nella governance dell’Ente non in grado di assicurare una ottimale performance nelle strategie, nella programmazione, nell’uso delle risorse, nella distinzione rispetto alla gestione e nella rendicontazione.
In particolare non è prevista la presenza di un CONSIGLIO Generale, decisamente auspicabile, che sostanzialmente ha le funzioni di Assemblea Generale nelle Associazioni con capacità di tracciare la mission aziendale e le strategie di intervento.
Il Consiglio di Amministrazione che deve comunque veder valorizzare il suo ruolo in ambito di ordinaria e straordinaria amministrazione.
Non è prevista la figura del Presidente della Fondazione (non semplicemente presidente del Consiglio di Amministrazione) e la figura del Direttore Generale, neppure quella del Direttore Amministrativo quale responsabile della gestione nell’ambito delle direttive del CdA.
La sola figura del Direttore scientifico seppur può apparire una scelta di semplificazione iniziale, in realtà assorbe ruoli e funzioni diverse non riconducibili ad un ambito strettamente scientifico, tanto più viste le alte specializzazione e qualificazione che si richiedono per la copertura dell’incarico.
Così delineate le figure-chiave della Fondazione è obbligatorio un ripensamento complessivo delle funzioni ed alla loro ripartizione seguendo schemi di funzionamento già collaudati presso altre Fondazioni di ricerca sia in Italia che all’estero. In particolare perché non pensare ad un Comitato Tecnico Scientifico realmente indipendente? che possa affiancare l’opera del Direttore scientifico con una strategia articolata in settori specifici di attività ad alta conduzione tecnologica anche con l’introduzione di un Responsabile per la digitalizzazione, per il marketing e per le relazioni internazionali. E’ assente, nonostante la sua importanza, uno specifico settore di controllo on line e di verifica dei risultati con rendicontazione finale, da affidare ad Organismo autonomo in grado di relazionare a cadenza trimestrale e annuale gli obiettivi scientifici raggiunti e l’impiego tempestivo delle risorse nonché di suggerire correzioni di rotta nel perseguimento delle varie mission.