I dati elaborati da Ipsos per il Corriere della Sera allarmano i dem Funaro è al 37,3% e Schmidt a soli tre punti, Saccardi oltre l’ 11% Il leader Iv: “ I dem si sono suicidati”. Ma pensa all’apparentamento
di Ernesto Ferrara
Allarme rosso nel Pd. A 17 giorni dal voto un sondaggio piomba ieri all’alba come un meteorite infuocato sui tavoli della coalizione fiorentina di Sara Funaro. È una rilevazione dell’istituto Ipsos per ilCorriere della Sera condotta tra il 15 e il 19 maggio che non solo piazza la candidata del centrosinistra sotto il 40% al primo turno ma le assegna un vantaggio di soli 3 punti sullo sfidante delle destre Eike Schmidt: 37,3% contro 34,2%, praticamente un testa a testa, con la renziana Stefania Saccardi all’ 11,5% e destinata a fare l’ago della bilancia insieme all’ex assessora dem Cecilia Del Re, data al 6%, la sinistra-sinistra di Palagi al 5% e Masi, 5 Stelle, al 4%. Consenso perNardella al 60% e una valanga di indecisi, il 40%, dice pure il sondaggio, secondo cui al ballottaggio non ci sarebbero ebbrezze particolari: Funaro trionferebbe col 57,8% perchè da lei finirebbe la stragrande maggioranza dei voti di Del Re e Saccardi, e Schmidt si fermerebbe al 42,2%. L’epifania di un distacco così risicato dalla destra nella “ capitale” del Pd tuttavia agita e scuote strateghi e dirigenti dem toscani che pure già avevano annusato l’aria e lunedì nel quartier generale di Funaro di Porta al Prato avevano dato l’input « occhi della tigre » , cioè « massima mobilitazione » e « caccia al voto utile a sinistra » . « Adesso basta davvero prendere schiaffi. Non possiamo più sbagliare » esplodono le chat del Pd già alle 8 del mattino ieri. In men che non si dica il terrore del flop diventa con molta realpolitik una tattica: « Il sondaggio è come un elettroshock. E la paura adesso ci può aiutare» si analizza tra i funariani. Bastano poche ore e la fase “cattivissimo me” del Pd e della stessa candidata entra nel vivo. Ma non contro Schmidt: contro Renzi. « La situazione è seria, il Pd si stasuicidando. Ha scelto l’autosufficienza chiudendo le porte in faccia a Saccardi. Nardella è un accattone di voti, su stadio e multe ha sbagliato » attacca il leader di Italia Viva. E Funaro non porge affatto l’altra guancia: « Matteo è stato presidente del Consiglio e sindaco e non ha risolto nè stadio nè aeroporto nè Tav». Ne deriva lo scontro più pesante che i sismografi elettorali fiorentini abbiano annotato fin qui tra dem e Iv. « Funaro veramente autolesionistica» interviene il renzianissimo Bonifazi. « Renzi risponderà alle aggressioni di Funaro» minaccia a stretto giro il partito cittadino dando appuntamento all’evento- show dell’ex rottamatore già fissato per lunedì al Palacongressi. « È Renzi che è aggressivo, Funaro è stata oggettiva» contrattacca dal Pd Federico Gianassi. Andrea Giorgio sfida: «Intanto per Saccardi nessuna possibilità di ballottaggio- Firenze sarà battaglia simbolo, o con noi o con Meloni » . Ma Renzi non ci sta. Ai suoi confida di ritenere «folle» la strategia funariana di attaccarlo. «Così spingono Matteo nelle braccia di Schmidt » fa notare un dirigente renziano. Quel che tutti danno per scontato in Iv è che lunedì 10 giugno Renzi, nel caso in cui Saccardi stia a doppia cifra e Funaro sotto il 40, vada « a bussare a Elly Schlein. Che costringerà il Pd all’apparentamento a Firenze. Con il vicesindaco, ovviamente». Ma le tesi nel Pd sul punto divergono: « Apparentamento? Non scherziamo. Se stiamo sopra il 40-41% non si fanno accordi con nessuno. Ci appelliamo agli elettori, niente patti sulle poltrone » ritengono i falchi funariani. « Sbagliato dare un’immagine di arroganza. Con Renzi salvo colpi di scena dovremo sederci » ritengono all’opposto in tanti, non solo l’area del governatore Giani ma anche tra gli schleiniani. Raccontano sia persino la tesi di figure del mondo dalemiano come l’ex sindaco Leonardo Domenici. Presto per un pronostico e per ipotizzare un punto di caduta: il rischio di un’escalation della guerra Pd-Iv è ora l’incognita. Di certo a destra gongolano. Lunedì sera super cena a casa della notaia candidata di Fdi Alessia Galdo, 400 invitati col ministro Sangiuliano, consoli e viceministri come Silli, imprenditori come Giulio Fratini. « Imbrattato il nostro comitato elettorale in via del Pollaiolo » protesta pure Draghi di Fdi. Il delreiano Di Puccio posta su Facebook un fotomontaggio di Funaro dentro l’urlo di Munch. Se non altro dai sondaggi ora ride Giani, quinto governatore più amato d’Italia per Human-Emg Masia.