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28 Giugno 2024Lo strappo di Giorgia
28 Giugno 2024
Le frasi nelle chat, lasciano due esponenti. Nel mirino anche la parlamentare FdI Mieli. La condanna di Meloni
Maria Egizia Fiaschetti
Roma Mentre Giorgia Meloni è a Bruxelles al Consiglio europeo, in FdI scoppia il caso Gioventù nazionale dopo la proiezione della seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage sul movimento giovanile del partito. A segnare il punto di non ritorno sono le posizioni estremiste svelate dalle telecamere nascoste, tra frasi antisemite, esaltazione del nazismo, nostalgia del fascismo e parole di scherno riferite a Ester Mieli, senatrice di FdI, ex portavoce della comunità ebraica e nipote di una vittima dell’Olocausto. La prima a fare un passo indietro è Flaminia Pace, presidente di Gioventù nazionale Pinciano (sezione nel centro di Roma), costretta a lasciare il Consiglio nazionale giovani, organo indipendente della Presidenza del Consiglio, su richiesta, il 17 giugno, dello stesso Cng che la esorta a dimettersi: il 21 giugno (ma la notizia è filtrata ieri) la rinuncia.
Nel video si sente Pace, che nell’immagine di copertina del profilo Facebook è con la premier alla festa per il decennale del partito, sbeffeggiare la senatrice Mieli, poco prima accolta dai ragazzi in un circolo: «La cosa più bella — dice ignara di essere ripresa — è stata ieri a prendersi per il c… sulle svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa in solidarietà a Ester Mieli…». Un altro caso riguarda i fondi del Servizio civile universale come possibile fonte di finanziamento: «I soldi vengono dallo Stato, a ogni ragazzo per fare volontariato 500 euro al mese. Che dobbiamo fare? Nulla. Dei 500 euro si gradisce una buona offerta». Pace non si trattiene neppure quando un’interlocutrice si esprime con toni violenti sulla segretaria del Pd Elly Schlein: «Quella testa di cavolo, se potessi vederla impalata lo farei molto volentieri». E Pace risponde: «Pure noi». L’inchiesta riporta frasi di militanti come: «Gli ebrei sono una casta, campano di rendita in virtù dell’Olocausto. Li disprezzo come razza».
A stretto giro lascia anche Elisa Segnini Bocchia, capo segreteria della deputata di FdI Ylenja Lucaselli, che nelle conversazioni tra militanti carpite da Fanpage confessa: «Non ho mai smesso di essere razzista né fascista, quindi non ti preoccupare, mi stanno sempre sui c… i negri e i comunisti». E in privato, sulla possibile candidatura di Ilaria Salis, commenta: «Vado apposta a Budapest, vado con Orbán e gli dico: “Deve marcire in galera con i topi e con i ratti che le mangiano le dita dei piedi. Oppure la metti nel deserto e la fai mangiare dalle formiche”».
L’inchiesta
Il caso nasce da un’inchiesta in due puntate realizzata
dal sito «Fanpage»
Da Bruxelles arriva la condanna di Giorgia Meloni: «Razzisti, antisemiti e nostalgici incompatibili con FdI». Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è tra i primi a stigmatizzare «ogni forma di razzismo e antisemitismo che sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico». Nell’esprimere solidarietà alla senatrice Mieli ribadisce che quelle «frasi inaccettabili» sono «contrarie ai valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi di democrazia, libertà e rispetto della dignità umana». Duro anche Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito: «Nessuno spazio in FdI per razzisti, estremisti e antisemiti». Ma dal Pd accusano Meloni di «silenzio assordante» di fronte «alle minacce a Schlein che colpiscono tutta la nostra comunità». Silenzio sottolineato da tutte le opposizioni, mentre Avs con Peppe De Cristofaro chiede lo scioglimento di Gioventù nazionale: «È un’organizzazione neofascista». «La Comunità Ebraica di Roma condanna le immagini vergognose», dice il presidente Victor Fadlun.