Caetano Veloso Cucurrucucu Paloma
7 Agosto 2022Un cattivo compromesso
7 Agosto 2022“Bus a 20 euro all’anno per tutti gli studenti. Elezioni, chiedo garanzie per i candidati fiorentini”
Dario Nardella
di Ernesto Ferrara
«Ho l’ambizione che da Firenze possa arrivare il contributo più forte al Pd nazionale. Meloni e soci non sono imbattibili, la partita è aperta. Servirà una campagna di fuoco». Dario Nardella è reduce da una breve vacanza con la famiglia in Alta Pusteria. Già oggi sarà in città perchè cominciano 40 giorni cruciali. Tutela del “ made in Florence” nelle liste è la richiesta del sindaco al suo partito. Ma incombono i dossier amministrativi, Tav, aeroporto e tramvie: « Nel 2023 renderemo di fatto gratuito l’abbonamento annuale di bus e tramvie per i ragazzi delle scuole. Da Firenze parte un messaggio forte per la sostenibilità e il trasporto pubblico» annuncia.
Sindaco Nardella ha visto i sondaggi? Danno il centrosinistra indietro 10 punti e il Pd non fa che parlare di collegi tra Calenda e i rossoverdi mentre la destra ha già un programma. È preoccupato?
«Questa legge elettorale impone le alleanze. Le hanno fatte le destre e dobbiamo farle anche noi, ma presto.
Quanto ai temi noi sindaci dem con Letta siamo già partiti, programma in otto punti su ambiente, welfare, trasporti. I cittadini si aspettano risposte concrete a questioni urgenti. I sindaci sono la carta vincente del centrosinistra. Saremo in prima linea. Vedrete l’effetto».
Lei ha detto no a Letta a candidarsi, non teme un effetto boomerang coi “paracadutati” in arrivo in Toscana e a Firenze?
«Io non mi candido ma aiuterò i candidati autorevoli e vincenti indicati all’unanimità dal Pd di Firenze – Bonafè, Gianassi e Fossi – e gli altri candidati toscani. Per me questi sono imprescindibili perché espressione del territorio. Chiediamo garanzie per i nostri candidati. È giusto trovare un equilibrio con le esigenze di Roma ma senza indebolire il territorio che è decisivo per vincere nei collegi ed evitare disimpegno dei nostri militanti e astensione degli elettori che vogliono candidati riconoscibili. Ne ho parlato con Letta, condivide l’impostazione».
L’accordo con Calenda finisce per proporre l’idea di un Pd moderato.
Come pensate di convincere gli elettori di sinistra?
«Gli elettori di sinistra si convincono coi fatti. Qui a Firenze abbiamo una sinistra di governo che vince perché sta in mezzo alla gente e affronta i problemi con pragmatismo su temi sociali e di sviluppo. L’ok di Verdi e Sinistra Italiana è un dato positivo purchè non rimetta in discussione gli accordi siglati finora».
Che farebbe con la candidatura di Luca Lotti?
«Le federazioni Pd di Firenze ed Empoli hanno riconosciuto il buon lavoro svolto dai parlamentari uscenti».
Pensa che i voti di protesta del M5S torneranno al Pd? Basterà di nuovo parlare di antifascismo?
«Meloni e la sua coalizione non sono pericolosi perché riportano il fascismo ma perché sono i portatori di interessi anti-italiani e anti-europei come quelli di Putin e Orban, nonché inadeguati a guidare il Paese in un periodo ancor più drammatico dopo la decisione scellerata di aver affondato il governo Draghi».
Anche lei la pensa come Giani, che serva l’alleanza con Renzi? Se si candidasse a Firenze perdereste molti voti. L’alleanza in città e in Regione con Iv è a rischio?
«Come ha detto Letta, il Pd non esclude nessuno. Dobbiamo essere il partito dei voti, non dei veti. Questo dibattito sulla composizione delle giunte ora è fuori luogo e non interessa ai cittadini».
La scelta di Gianassi ha a che vedere con la successione? Funaro adesso diventerà vicesindaca?
«Una cosa alla volta senza fare confusione. Intanto impegniamoci per le elezioni politiche».
Metà dell’elettorato è preoccupato per la situazione economica. Il Pd cosa propone a chi in questi anni si è impoverito?
L’agenda Draghi non lo dice.
«Dobbiamo mettere il lavoro al centro delle politiche nazionali.
Riduzione delle tasse a favore di lavoratori e imprese. Salario minimo.
Aumento delle politiche attive a favore dei giovani e della formazione. Attenzione alle famiglie e agli anziani come facciamo nei Comuni. E un piano per la semplificazione della burocrazia, che pesa 100 miliardiall’anno sulle imprese».
Cosa serve al programma del Pd?
«Identità e chiarezza. Dobbiamo valorizzare l’esperienza delle regioni e nelle città dove governiamo con successo e sappiamo aggregare forze civiche e società civile. La campagna elettorale è brevissima, dobbiamo comunicare poche cose. E incisive».
Viviamo la più grande siccità degli ultimi 25 anni, i cambiamenti climatici sono devastanti. Che farete di concreto? Conferma lo scudo verde entro il 2024?
«Certo che lo confermo. Il principio dello scudo verde, una cintura di porte digitali intorno alla città, è “chi inquina paga”. Dobbiamo cambiare le abitudini e investire sui trasporti per abbattere la Co2. E prendo un impegno con i cittadini e i sindaci della città metropolitana: useremo le risorse dello scudo verde per pagare il trasporto pubblico a tutti gli studenti. Ci ispiriamo alle misure adottate in Germania e Spagna.
Lavoriamo al piano in vista del 2023».
Significa bus gratis per i ragazzi delle scuole già dal 2023?
«Penso ad un abbonamento annuale del Tpl urbano ed extraurbano a 20 euro per tutti i 40 mila studenti delle superiori residenti nell’area metropolitana e per tutti gli universitari sulla base di un accordo con l’Ateneo e la Regione. Il piano costa quasi 11 milioni di euro all’anno. Li prenderemo dagli introiti dello scudo verde in prospettiva, intanto cominciamo a finanziarlo dal 2023 con fondi comunali e della Città metropolitana».
Le Ferrovie continuano a rimandare la Tav, farete causa?
«Inaccettabili questi continui ritardi, Firenze non è piu disposta a sopportare. Lo abbiamo detto ai vertici Fs: il cantiere della stazione Foster deve riprendere l’attività di manutenzione straordinaria e ci aspettiamo da Rfi che i lavori si concludano al più tardi nel 2027, non nel 2028. Saremo rigorosi, valuteremo ogni azioni possibile».
La nuova pista dell’aeroporto si è persa nelle nebbie della crisi?
«Il progetto va avanti spedito. C’è un buon livello di collaborazione con la Regione e i sindaci e il Dl infrastrutture consente una svolta, una forte riduzione dei tempi di realizzazione dell’opera perchè potremo sfruttare le semplificazioni Pnrr. La pista potrebbe essere finita nel 2026 e non nel 2028. Ora concentriamoci sui dibattiti pubblici per informare e coinvolgere la cittadinanza sulle molte migliorie apportate rispetto al progetto precedente».
I lavori al Franchi devono cominciare entro il 31 dicembre 2023.
Dove giocherà la Fiorentina?
«Niente è stabilito, ogni decisione sarà presa sulla base del confronto che avremo con la Fiorentina. Spero di vedere Commisso per parlarne. Sarà il primo punto».
Le nuovetramvie rispetteranno i tempi? Quella di Bagno a Ripoli avrà le pensiline?
«Al momento i tempi sono rispettati al netto del ritardo causato dal covid e dall’aumento dei prezzi delle materie prime. La linea Libertà – San Marco dovrà essere finita entro il mandato e per allora saremo a buon punto coi lavori della linea per Bagno a Ripoli.
Sulle pensiline andiamo avanti, stiamo già lavorando a un nuovo progetto».
La battaglia contro Airbnb per il momento è perduta. E studentati e alberghi di lusso continuano ad aprire. Non occorrono strumenti urbanistici più coraggiosi?
«La legge “salva centri storici” sarà un punto della nostra campagna elettorale, la partita non è persa, tutt’altro. Difendo la scelta degli studentati, fondamentali per una città che ambisce ad essere capitale della formazione come Berlino e Londra. Ne stanno nascendo in città molti altri, pensati anche per una fascia media di studenti fuori sede che oggi magari pagano 700 euro a nero per un posto letto. La residenza e la natalità si rilanciano con misure economiche forti nazionali. Serve un piano urgente, sarà un tema della campagna elettorale».