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31 Agosto 2023L’ATTESA
La donna teme per sé e per la famiglia. Oggi, nel Comune del Napoletano, accompagnata dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, arriverà la premier Giorgia Meloni, invitata dal parroco, don Maurizio Patriciello
Napoli
«Minacce dal quartiere ». Le ha chiamate proprio così, tirando indirettamente in ballo quel sistema di spaccio di droga che fa tutt’uno ormai col Parco Verde di Caivano (Napoli), la madre di una delle due cugine di 10 e 12 anni costrette nei mesi scorsi da ragazzi del proprio quartiere a subire ripetuti stupri di gruppo. La donna teme per sé e per la propria famiglia, e per l’ennesima volta ha confidato i suoi timori al proprio legale, l’avvocato Angelo Pisani. Alla vigilia della visita nel Parco Verde della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la donna denuncia il clima di terrore in cui vive da giorni la sua famiglia e chiede di poter incontrare la premier. « Hanno perfino derubato mio figlio del suo scooter», ha dichiarato la signora attraverso il suo legale. Proprio quel figlio che, avvertito via chat da qualcuno su ciò che stavano subendo sua sorella e sua cugina, lo ha raccontato alle famiglie, mettendole in condizione di denunciare. « Non mi sento al sicuro – ha riferito la mamma di una delle due ragazzine stuprata al suo avvocato –. Ho bisogno di parlare con la presidente Meloni.
Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote». « È un grido di dolore – ha dichiarato l’avvocato Pisani – quello che arriva dalla mamma della giovane vittima di Caivano, che chiede di scappare via da quei luoghi: una famiglia che chiede di es-sere messa in salvo, di avere una seconda possibilità, di scappare dall’inferno».
È la stessa richiesta che la donna, a nome di tutta la sua famiglia, aveva già rivolto nei giorni scorsi al governo, convinta com’è che la vita, per loro e le loro figlie, nel quartiere sia ormai impossibile. Da venerdì scorso, cioè da quando la notizia degli stupri è iniziata a trapelare, le piazze di spaccio attive nel Parco Verde sono chiuse, per la presenza massiccia di forze dell’ordine, di giornalisti e cameraman. Dalle indagini, che proseguono nel massimo riserbo, è emerso che tra gli autori delle violenze ci sarebbero alcuni ragazzi appartenenti a famiglie legate ad ambienti camorristici. Elementi, questi, che potrebbero spiegare le minacce e il furto denunciati dalla mamma di una delle vittime.
La presidente del Consiglio è attesa nel quartiere oggi alle 10. Qui incontrerà i residenti e il loro parroco, don Maurizio Patriciello (è stato proprio quest’ultimo a invocare la sua visita). Alle 12 è previsto l’arrivo nell’Istituto superiore “Francesco Morano”, dove potrebbe avvenire l’incontro con le famiglie delle vittime degli stupri. La visita di Meloni, dalla quale non scaturirà alcun provvedimento legislativo, va intesa come un segnale che il governo vuol dare nell’ottica del rilancio delle periferie abbandonate. In questo senso potrebbe nascere, proprio dove sorgeva l’ex centro sportivo nel quale si sono consumati gli stupri, e assurto a simbolo del degrado in cui affonda il Parco Verde, una “palestra della legalità”. Si starebbe valutando anche di rafforzare l’organico delle forze dell’ordine presenti sul territorio, anche se nell’ultimo anno il loro numero è già aumentato
nell’ordine delle centinaia di uomini, garantendo un aumento esponenziale degli arresti per reati legati alla droga nel quartiere.
Dal canto suo, la Regione Campania ha dato «la propria disponibilità ad eseguire i lavori di ristrutturazione e ad assicurare anche la gestione diretta delle attività sportive e culturali che possono essere sviluppate nella struttura, al servizio in primo luogo dei ragazzi del Parco Verde». Sul fronte delle indagini, i periti nominati dalla procura di Napoli Nord e da quella per i Minori di Napoli sono al lavoro sugli smartphone sequestrati agli indagati. Le due vittime restano per ora in un centro protetto, come disposto dal tribunale per i Minori del capoluogo, lontano dalle proprie famiglie, dal clima in cui sono maturate le violenze e dal clamore mediatico che circonda in questi giorni il loro quartiere.