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23 Novembre 2024SOCIALE
Emergenza casa: 3.528 nel 2023 ordinanze di sfratto per morosità, l’85% incolpevole, e 2.058 quelle eseguite. Cancellato il fondo statale di contributo affitti. Oltre 24 mila le persone ascoltate, quasi 11 mila per la prima volta
I dati del Rapporto sulla povertà della Caritas di Roma. L’arcivescovo Reina: «Per il Giubileo moratoria sugli sfratti». Il sindaco Gualtieri e il governatore Rocca: «Lo chiederemo al Viminale»
Roma
Roma Capitale delle disuguaglianze. Il reddito medio di un romano del II Municipio, zona semicentrale, è di 43 mila euro. Ovvero il triplo di quello di un romano del VI Municipio “delle Torri”, periferia Est che è meno di 18 mila. Nella Caput Mundi l’economia è in crescita. L’ Irpef medio è di 26.568 euro, secondo solo a Milano e Bologna, sopra la media nazionale di 23.650 euro. Ma la Capitale, che ha una superficie 7 volte quella di Milano, nasconde grandi fasce di fragilià sociale. E allora il dato sui romani a rischio povertà del 12,7%, ben al di sotto del 20,1% nazionale, si traduce comunque in circa 350 mila persone in grave affanno per lavoro, casa, salute. È la realtà che emerge dal Rapporto 2024 sulla povertà a Roma, “Tra indifferenze e speranze”, stilato dalla Caritas della diocesi di Roma su dati 2023 da Istat e centri di ascolto Caritas, 3 diocesani e 201 parrocchiali. Il dossier è stato presentato in Vicariato dall’arcivescovo Baldo Reina, vicario del Papa per la Diocesi, dal direttore della Caritas Giustino Trincia, dal vescovo ausiliare monsignor Benoni Ambarus, con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Reina lancia un appello alle istituzioni: «Ci piacerebbe tanto promuovere una moratoria perché durante il Giubileo non si facciano sfratti. Almeno sfratti per mancato pagamento, per i più deboli. Non per i furbi. La nostra chiesa ama i poveri, con i fatti e con l’attenzione pastorale: vorrei che
questo Rapporto fosse sulle scrivanie di tutti i parroci, assiema alla Bibbia e al Catechismo».
La proposta sulla moratoria degli sfratti piace agli ammini-stratori locali presenti. «Sarebbe molto bello varare una moratoria straordinaria sugli sfratti – concorda Gualtieri – circoscritta alle morosità incolpevoli, tutelando anche la fragilità dei piccoli proprietari. Ci sono aspetti tecnici da affrontare, ma accolgo e faccio mio l’appello. Me ne farò portavoce nei confronti del governo». Anche perché «col boom turistico del Giubileo c’è il rischio che aumentino gli sfratti per destinare gli immobili agli affitti brevi». Gualtieri poi conferma che Roma avrà 4 tensostrutture per persone senza dimora, «in tempo per il Giubileo». «Sosterrò con il sindaco, già nella prossima riunione del tavolo sul Giubileo, l’istanza sulla sospensione degli sfratti per morosità incolpevole», dice anche il governatore Rocca. Con una puntualizzazione: «Sappiamo per certo che ci sono alcune aree intere nelle mani della criminalità. E poi ci sono le famiglie fragili che subiscono queste violenze. Dobbiamo avere un discrimine netto su questo».
Lo scorso anno, la Caritas di Roma ha incontrato complessivamente 24.658 persone. Di queste ben 10.985 – il 41% – per la prima volta. Nei Centri di Ascolto sono state accolte 13.162 persone, più 12% rispetto al 2022. La Caritas di Roma specifica che circa 7 mila nuovi utenti preferiscono non farsi registrare. Questo, sommato al fatto che dietro a ogni ogni singolo contatto c’è quasi sempre una famiglia, porta il numero delle persone aiutate a circa 50 mila.
In aumento gli utenti delle mense (all’80% in convenzione con Roma Capitale), cresciuti del 21%, mentre è stabile il numero dei pasti, 322.058: «Più persone si sono rivolte alle mense – spiega la Caritas ma molti sono stranieri di passaggio ». Ai Centri di ascolto si rivolgono soprattutto donne, il 62%, alle mense vanno di più gli uomini, l’82%. Ma tra oltre i 65 anni, le donne sono quante gli uomini. E gli italiani più degli stranieri. Tra loro al primo posto col 7,7% i romeni, poi i peruviani, in aumento col 7,4%. In calo gli ucraini, al 5,5%. L’aumento di utenti Caritas «è da attribuirsi in modo particolare al progressivo venire meno del Reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’Assegno di inclusione e del Supporto alla formazione, misure che solo in parte hanno sostituito i trasferimenti che ricevevano le famiglie più povere».
Grave la povertà abitativa. Quasi 30 mila le richieste di contributo per l’affitto pervenute a Roma nel 2023, ma il fondo statale non è stato rifinanziato dal governo. Le ordinanze di sfratto sono state 3.528, «l’85% per morosità incolpevole », 2.058 gli sfratti eseguiti, 18.608 le famiglie in attesa di un alloggio popolare, 7.259 dal 2013. Oltre 2 mila gli alloggi occupati, circa 350 gli insediamenti abusivi (tende, baracche), 22.162 le persone a Roma senza tetto censite dall’Istat. Al 20 aprile 2024 nell’area comunale entro l’anello ferroviario sono state censite 2.204 persone da Comune e Istat. Dilagano invece gli affitti brevi, molto più remunerativi, che stanno stravolgendo il mercato. In 10 anni la popolazione nel I Municipio, centro storico, è scesa del 38%, oltre 20 mila persone. La Caritas segnala «lo scandalo dei circa 200 mila appartamenti vuoti, non occupati da nessuno» .