Quindi all’apparenza un mercato stabile. In realtà sotto il “livello dell’acqua” che si è mantenuto alto, le cose sono abbastanza mutate.
Secondo i dati Aie l’Associazione italiana degli editori, sono aumentate le vendite di fumetti, più 15,9 per cento, e ormai non è più una novità.
Al di là del fenomeno Zerocalcare, sono i manga, sempre più distribuiti in libreria e negli store online generalisti, a fare la parte del leone.
Accanto alle serie bestseller, amatissime dagli adolescenti, è bello notare le riproposte di alcuni titoli storici (bello almeno per noi generazione X o per i geriatric millenial, quelli nati all’inizio degli anni ottanta – del resto gli unici a potersi permettere certe lussuose ma esose riedizioni), segno di una memoria e di una consapevolezza del settore assolutamente mature.
Due serie almeno sono da segnalare, entrambi capolavori che hanno fatto la storia del fumetto giapponese.
La prima è 20th century boys di Naoki Urasawa, la storia quasi intima di un gruppo di amici e del diventare grandi, sul perdersi e ritrovarsi: il tutto però sullo sfondo di un misterioso e tesissimo complotto globale, tra sette millenariste e fine del mondo.
La seconda è l’edizione deluxe di Berserk, serie che sotto l’ambientazione fantasy con mostri e sproporzionati spadoni nasconde un’amara riflessione sul male e la vendetta.
Questa nuova edizione di Panini editore, di grande formato e copertina in pelle, non è per tutte le tasche, ma il manga si può recuperare anche in economici volumetti brossurati.
In questa breve carrellata di fumetti è impossibile non segnalare anche i nuovi libri di due grandi maestri italiani: Hypericon di Manuele Fior, una resa grafica superlativa per raccontare una storia d’amore e scoperta negli anni della “generazione Erasmus”.
E i Quaderni ucraini. Diario di un’invasione di Igort, quasi un taccuino in diretta dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina che riprende nella forma i suoi precedenti Quaderni ucraini e Giapponesi. |