Alzare il tetto al contante è un errore
1 Novembre 2022Aumento Mps al traguardo Già coperto il 93% dell’importo
1 Novembre 2022Contro il caro bollette pronti altri 5 miliardi Il quarto decreto aiuti sul tavolo del governo
La Nadef e i sostegni
F. Sav.
ROMA Un quarto decreto bollette per prorogare alcuni interventi in scadenza a novembre e così alleviare il peso del caro energia su famiglie e imprese. Un intervento da 4-5 miliardi, finanziato in parte con l’extra-gettito di 10 miliardi lasciato in eredità dal governo Draghi per effetto delle maggiori entrate Iva. Un provvedimento allo studio dei tecnici del ministero del Tesoro dietro sollecitazione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che due giorni fa poneva l’accento sui «costi delle bollette diventati insostenibili; gli italiani chiedono risposte immediate». Ieri la premier ha visto a Palazzo Chigi il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti, il collega alle Infrastrutture Matteo Salvini, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il collega agli Affari Ue Raffele Fitto per un punto sulla manovra. Che, a quanto trapela, sarà ispirata a criteri di realtà e prudenza.
Mentre l’intervento sulle bollette nascerebbe sotto forma di Aiuti-quater visti i tre precedenti interventi dell’esecutivo Draghi che hanno movimentato 61,2 miliardi, una cifra monstre per impedire la de-industrializzazione di interi settori e la morosità di milioni di famiglie. Il pacchetto non dovrebbe confluire già nel Consiglio dei ministri calendarizzato per venerdì, ma quasi sicuramente slitterà alla prossima settimana perché l’urgenza c’è, ma il Cdm del 4 novembre è già dedicato a una rimodulazione della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e finanza, che dovrà essere trasmessa a Camera e Senato a stretto giro perché contiene il quadro programmatico sui saldi di finanza pubblica in previsione della legge di Bilancio. È chiaro che i due temi, seppur distinti, vanno di pari di passo. Perché un quarto pacchetto contro il caro energia ha il carattere dell’urgenza, anche se si potrebbe sperare in una riduzione delle bollette gas per i 7,3 milioni in regime di tutela. Le nuove tariffe saranno comunicate il 3 novembre dall’authority Arera. Ma gli altri 11 milioni del mercato tutelato per l’energia elettrica avranno una riduzione delle tariffe solo dal 1 gennaio perché per la luce gli aggiornamenti sono rimasti trimestrali. E soprattutto qualunque intervento di calmierazione non può entrare nelle dinamiche commerciali tra operatori e i clienti sul libero mercato, il 60% delle utenze.
Le utenze gas
L’Arera comunicherà giovedì le tariffe per chi è in regime di tutela: dovrebbero ridursi
Ci sono alcune ipotesi allo studio: non è escluso che possa essere esteso a dicembre un bonus sociale per gli incapienti. Dato per scontato l’azzeramento degli oneri di sistema anche per i primi due trimestri del 2023. In questo decreto-ponte l’ipotesi che sia contemplato il decreto attuativo pendente al Mite per i prezzi calmierati di gas alle aziende energivore. Serve però anche rilanciare la produzione nazionale di metano.