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13 Dicembre 2025Costalpino, un’opera attesa da anni. Bene la variante, ora serve una visione sulla mobilità
Il via libera della Giunta comunale al progetto della variante di Costalpino è una notizia positiva e attesa da molto tempo. Dopo anni di rinvii e tentativi incompiuti, un intervento previsto da decenni entra finalmente in una fase concreta, con risorse definite e un iter amministrativo avviato. La circonvallazione di Costalpino era già individuata come necessaria nel piano regolatore elaborato da Bernardo Secchi: segno che il problema era chiaro da tempo, anche se il tracciato attuale potrebbe non coincidere in tutto con quello originariamente ipotizzato.
L’operazione ha un valore complessivo di 2,7 milioni di euro, di cui 2,2 milioni provenienti da fondi ministeriali e 500 mila euro da risorse comunali. Un investimento significativo, destinato a risolvere una criticità evidente: una strada pericolosa, segnata negli ultimi vent’anni da 52 incidenti, attraversata quotidianamente da traffico pesante diretto verso la zona industriale di Rosia e poco sicura per chi vive e si muove nel centro abitato di Costalpino.
È giusto riconoscere all’amministrazione il merito di aver sbloccato un’opera che risponde a una richiesta storica degli abitanti. La sicurezza stradale e la qualità della vita non sono temi secondari, e quando esistono le condizioni tecniche e finanziarie, le infrastrutture vanno realizzate. Anche le tempistiche annunciate – gara nel primo trimestre del 2026 e circa un anno e mezzo di lavori – collocano l’intervento in un orizzonte finalmente credibile.
Proprio perché l’opera è giusta e necessaria, va però collocata dentro un quadro più ampio. La mobilità senese presenta da tempo elementi di forte criticità, soprattutto nel rapporto tra città, frazioni e comuni contermini, dove si concentrano disagi quotidiani, carenze infrastrutturali e una forte dipendenza dal traffico su gomma.
Il giudizio, dunque, è positivo e netto sull’intervento. Ma il fatto che fosse già previsto nel piano Secchi ricorda anche quanto sia lungo stato il tempo dell’attesa. La variante di Costalpino è un passo nella direzione giusta; ora serve una revisione complessiva delle politiche della mobilità, capace di tenere insieme viabilità, trasporto pubblico, sicurezza, accessibilità e sviluppo territoriale, senza più rimandare.





