MARINELLA VENEGONI
MILANO
Mezzo secolo fa erano i primi 70, e non è che il decennio si sia poi rivelato proprio una passeggiata: ma qualche gran ricordo è rimasto, tant’è che domani al Lirico Gaber di Milano si celebra un momento irripetibile della cultura giovanile italiana fiorito giusto 50 anni fa con la fondazione della Cramps Records, la casa discografica di Gianni Sassi. Sassi era una sorta di Andy Warhol, la sua New York era Milano e la Cramps fu una specie di Factory che inglobava musica, grafiche rivoluzionarie, pubblicità situazioniste e insomma un mondo che ne annunciava un altro a venire, cui tanti si sarebbero poi ispirati. Un richiamo irresistibile per spiriti ribelli che si sentivano incompresi in un mondo che aveva perso familiarità con la fantasia e l’utopia.
Sul palco, ci saranno alcuni spiriti liberi dell’epoca, un pugno di protagonisti dell’impresa che ancora si danno da fare: presentati da Jo Squillo che di Sassi fu una delle creature con le sue amiche Kandeggina Gang, ecco Patrizio Fariselli che con gli Area Open Project rifarà Arbeit Macht Frei primo album rivoluzionario della band di Stratos, proprio del 1973; gli Skiantos con alcuni dei loro pezzi seminali; Eugenio Finardi che resta il più famoso ed è in pieno periodo creativo con la sua musica eternamente ribelle; e ancora Lucio Fabbri, che fu poi un PFM e qui omaggia sia la propria vecchia band che Camerini e lo stesso Finardi; Andrea Tich canterà brani tratti dal suo album Cramps Masturbati (per dire quant’erano moderni). Della Cramps fece parte anche John Cage, qui ricordato da Carlo Boccadoro con Dream. Ma da ricordare ancora ci sono almeno gli Arti&Mestieri di Gigi Venegoni, che con Sassi incisero 3 dischi, Claudio Rocchi, Roberto Ciotti gran bluesman.
Non era roba per gente dalla bocca buona. Erano idee magari in nuce, talvolta sconclusionate, che si lasciavano alle spalle i ‘60. Come ricorda Gigi Venegoni, «Gianni era un tipo magmatico. Illustratore, pubblicitario, editore di arte e cucina e poesia. Fu lui a inventare la collana di poesie Futura, poesia sonora e fu lui a trovare il titolo del nostro disco Gravità 9,81. Partecipava alla fase creativa, faceva copertine strepitose: la nostra del primo album Tilt, con l’imbuto, finì al Moma. Un modello per tutte le etichette nate in Italia». Fu anche editore di significative riviste culturali: su Alfabeta scrivevano Umberto Eco e Nanni Balestrini, e da La gola nacque il mondo di Slow food di Carlin Petrini; e inventò eventi culturali come Milano Poesia cui parteciparono sia Ferlinghetti che Yoko Ono. Il giorno dopo la morte di Stratos, inoltre, nel giugno del ‘79, andò in scena all’Arena Civica stracolma il concerto dedicato a Demetrio con gli artisti più importanti dell’epoca, da Guccini a Venditti a Branduardi, Vecchioni, Skiantos, Banco, De Piscopo e gli stessi Area: sotto l’egida della Cramps, trasmesso da Raidue, si dice che avesse chiuso i 70 con la sua celebrazione.
Nume tutelare della serata da lassù, Franco Battiato. Qui sarà omaggiato con l’immancabile Povera Patria, ma in quell’epoca fece parlare della Cramps per via della famosa pubblicità in cui sta seduto comodo sul sofà a gambe accavallate con braghe di bandiera yankee, stivaloni e riccioloni, volto e mani dipinte di bianco e la scritta: «Che c’è da guardare? Non avete mai visto un divano?». Un manifesto indimenticato che inondò Milano. Altro che Poltrone e Sofà. Nemmeno la casa che produceva i divani era stata avvertita, però l’opera non piacque e nessuno fu pagato. Nel ‘73, l’album Pollution di Battiato uscì con la copertina ispirata al primo happening urbano di Bologna dedicato all’inquinamento, concepito proprio da Sassi; diversa però fu l’etichetta. Gianni Sassi se n’è andato a 55 anni, 30 anni fa nel ‘93, e gli hanno appena dedicato una passeggiata accanto a via Stratos. Sentiremo ancora parlare di lui, inventore del marketing culturale, nel docufilm Gianni Sassi – L’occhio, l’orecchio, la gola, con lo stesso regista del concerto celebrativo, Roberto Manfredi, anche autore. E chissà che anche il concerto non diventi un docufilm.