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12 Dicembre 2025L FUTURO DEL PARTITO
Berlusconi jr.: «Grato a lui, ma servono facce nuove». Il leader forzista parla di «perfetta sintonia»
L’erede del Cav. torna ancora a punzecchiare i vertici di Forza Italia. E loda Meloni: è la migliore premier in Europa
Sarà il tempo a dire se si tratta della periodica frecciata scoccata dagli eredi del Cavaliere al partito fondato dal padre o di un dardo che prelude all’intenzione di alzare il pressing per un cambio della leadership azzurra. O, addirittura, di un passo verso una loro decisione di giocare in prima persona il grande gioco della politica. Di certo, a leggerle in controluce, le considerazioni ribadite ieri da Pier Silvio Berlusconi non si discostano da quanto, parola più parola meno, lui e la sorella Marina in questi mesi hanno più volte manifestato. «Il mio pensiero non cambia. Ho gratitudine vera per Antonio Tajani e per tutta la squadra di Forza Italia, hanno tenuto in piedi il partito dopo la scomparsa di mio padre, cosa tutt’altro che facile. Ma per il futuro ritengo che siano inevitabilmente necessarie facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato», argomenta il vicepresidente e amministratore delegato di Mfe (il colosso europeo che include anche
l’italiana Mediaset), conversando coi giornalisti per gli auguri di fine anno negli studi televisivi. In ogni caso, osserva, il nuovo programma azzurro non dovrebbe mettere «in discussione i valori fondanti di Forza Italia», che sono quelli alla base «del pensiero e dell’agire politico di Silvio Berlusconi», ma che restano «valori che devono essere portati a ciò che è oggi la realtà, cioè all’anno 2025».
Da dove dovrebbero arrivare quei nuovi volti, l’ad di Mediaset non lo dice. C’è chi, come il forzista calabrese Pietro Mancini, già sindaco di Cosenza, legge l’affondo come un «disco verde » a un cambio di segretario di FI a vantaggio dell’attuale vice, il governatore calabrese Roberto Occhiuto. E chi invece non esclude che possa trattarsi di profili attualmente esterni al partito. Peraltro, nelle sue valutazioni, l’erede del Cav. riserva parole al miele per l’operato dell’esecutivo («anche sulla manovra») e soprattutto per la premier Giorgia Meloni: «Penso che il Governo, in una situazione super complicata, stia facendo bene: tutti gli indicatori economici rimangono positivi in una situazione macroeconomica europea e mondiale complicatissima. Il mio giudizio è positivo. Secondo me, abbiamo il miglior primo ministro in circolazione in Europa».
Esternazioni che il 72enne segretario forzista, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sembra incassare con nonchalance, proclamandosi «assolutamente a favore del rinnovamento costante di Forza Italia. Stiamo facendo emergere i giovani, penso al loro segretario nazionale e ai nuovi eletti alle ultime regionali, ragazzi di 24-25 anni. Penso ai nostri vice segretari che stanno lavorando, ai congressi fatti e che faremo». A sentire Tajani, quelle di Pier Silvio sono «sollecitazioni positive» per una forza politica in salute: «Hanno aderito a Forza Italia in questi anni 12-13 parlamentari, è un partito che si allarga rivendica il ministro -, faremo sempre più emergere nuovi volti» e comunque «tutti i consigli sono preziosi ». Anche lui d’amore e d’accordo con l’erede del Cav.? Parrebbe di sì, perlomeno nelle dichiarazioni ufficiali.





