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3 Aprile 2024Festini, Piccini e Le Iene dal giudice
3 Aprile 2024Dal Pisano al Mugello c’è una Toscana che si ribella ai nuovi impianti di energie rinnovabili
Raccolta di firme, mozioni dei Consigli comunali, comitati: lo scatto in avanti chiesto dall’Europa sta trovando molti ostacoli
Giulio Gori
Il lungo addio ai combustibili fossili e la difficile ricerca di un’autosufficienza energetica trovano un ostacolo nelle comunità locali che vogliono salvare la purezza dei propri territori. Nell’eterno dissidio tra ambiente e paesaggio, anche in Toscana si moltiplicano i canti di rivolta di montagne, colline, litorali, specie ora che sulle rinnovabili (secondo Irpet, in Toscana ferme al 14,6% nel 2022) si accelera per le conseguenze dell’embargo alla Russia. Un conservatorismo senza lungimiranza, quello dei territori, o la giusta battaglia di chi non vuole vedere stravolta l’immagine storica delle nostre terre? Di certo, a pesare sull’opposizione a impianti fotovoltaici, eolici, sistemi di conservazione dell’energia, c’è l’assenza dello Stato, che lascia al privato molte delle scelte che, forse, dovrebbero attenere alla programmazione pubblica.
FaugliaL’ultima rivolta di una comunità locale è quella contro l’accumulatore di energia previsto a Fauglia (Pisa). Il sindaco Alberto Lenzi ha ricevuto dal ministero dell’Ambiente una comunicazione, che ha il valore di una Variante al Piano urbanistico, che prevede dal 2025 i lavori per realizzare 50 batterie-container per conservare l’energia prodotta dal locale impianto fotovoltaico. Il contenzioso è partito per il luogo scelto, perché l’impianto privato non si farà accanto ai pannelli dell’Enel, nel fondovalle, ma sulle colline della frazione di Luciana. «La scelta è legata alla vendita del terreno, perché non tutti avevano dato la disponibilità, sappiamo di proprietari che si sono opposti», ha detto ieri il sindaco Alberto Lenzi al Tgr Rai. E col governo che ha classificato l’impianto di «interesse nazionale», l’opposizione dell’amministrazione Pd e dei comitati cittadini rischia di essere scavalcata.
PiombinoLa città aveva già intrapreso un lungo braccio di ferro con il governo e la Regione per dire di no a un altro impianto di «interesse nazionale», ovvero la nave rigassificatrice che è stata poi attivata dalla scorsa estate. Ma non si tratta di un impianto di rinnovabili. Lo sarebbe invece il parco eolico della Val di Cornia, tra Piombino e Campiglia Marittima, con 8 pale che una società privata vuole installare in una striscia di 8 chilometri, e con una di esse ad appena 1.100 metri dalla spiaggia di Baratti. Il sindaco piombinese Francesco Ferrari, centrodestra, ha inviato al ministero dell’Ambiente il parere negativo del Comune. Ma non per preclusione ideologica all’eolico: le pale esistono già nell’area industriale di Piombino, dove «altri aerogeneratori potrebbero essere collocati senza alcun rilevante pregiudizio per il paesaggio».
PitiglianoUn impianto eolico privato, da 6 pale distribuite su oltre 200 ettari di colline, potrebbe sorgere a Rempillo, nel Comune di Pitigliano (Grosseto). L’intera comunità si sta opponendo da mesi a quello che definisce uno «scempio» paesaggistico e un danno acustico. A dare man forte ai cittadini e al loro sindaco Giovanni Gentili (civico) nella battaglia per il no, ci sono anche nomi celebri: oltre all’ex sottosegretario Vittorio Sgarbi, c’è anche lo scrittore pitiglianese d’adozione Niccolò Ammanniti: «Questo è un posto meraviglioso in cui c’è armonia tra agricoltura, boschi e abitazioni».
VicchioSull’Appennino mugellano, tra Vicchio e Dicomano (Firenze), una società privata realizzerà un parco eolico da 7 aerogeneratori sul crinale del Giogo di Villore. Stavolta i due sindaci (Pd) sono favorevoli, ma dopo la battaglia contraria dei residenti il progetto ha superato tutte le autorizzazioni e ha anche vinto la battaglia al Tar. Italia Nostra e il Club Alpino Italiano hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato. Anche qui le contestazioni riguardano la scelta del luogo e non sono solo paesaggistiche: si discute degli alberi secolari di Villore che verrebbero tagliati, ma anche della strada che deve essere realizzata dall’abitato di Corella per far arrivare le pale in cima.
Boom fotovoltaicoIn Toscana ci sono 125 progetti su 41 Comuni per produrre energia da fonti rinnovabili, per lo più impianti fotovoltaici, proposti da Enel, Sorgenia e Iberdrola. Stavolta è Coldiretti a eccepire, con la presidente toscana Letizia Cesani: il rischio è che «l’assenza di regole spalanchi le porte alle speculazioni». Contro impianti privati di fotovoltaico a Castiglion Fiorentino (Arezzo) il Consiglio Comunale ha approvato un atto molto critico sull’installazione nei campi di pannelli fotovoltaici. Stessa situazione a Porcari (Lucca) dove Comune e residenti si stanno battendo contro un impianto privato.
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