La protesta
Mobilitazione nazionale l’ 11 aprile per la sicurezza sul lavoro. Landini su via Mariti: “ Due vittime non avevano permesso di soggiorno, abbiamo chiesto di cancellare la Bossi- Fini”
diAzzurra Giorgi
Uno sciopero generale, di quattro ore, l’11 aprile. Con delle manifestazioni sul territorio che saranno organizzate per lo stesso giorno e che faranno da preludio a un’altra, nazionale, che si terrà a Roma il 20 aprile. Cgil e Uil si ritrovano a Firenze con i rappresentanti per la sicurezza e i rappresentanti sindacali. Arrivati da tutta Italia nella città in cui poco più di un mese fa sono 5 cinque operai in via Mariti, e nella regione in cui giovedì, a Lucca, è morto un altro lavoratore, Luca Giannecchini.
« Dal 2013 ci sono stati oltre 15mila morti» dice il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. Mentre quello della Cgil, Maurizio Landini, ricordando i morti toscani, si sofferma su quelli del cantiere Esselunga, « 5 persone di cui quattro non erano nate nel nostro Paese. Due pare fossero senza permesso di soggiorno. Al tavolo con la presidenza del Consiglio abbiamo chiesto di cancellare la Bossi-Fini, ci hanno guardato come per dire “ Ma che state dicendo?”. Il Paese sta invecchiando, dobbiamo tenere le persone qua ma anche smettere di aver paura dei lavoratori stranieri » dice, sottolineandocome « il 90% dei morti sul lavoro avviene in subappalto» e avanzando l’idea di un referendum abrogativo che preveda norme più stringenti sulla precarietà.
« Chiediamo un intervento più deciso sulle norme. Che non si permetta alle aziende che violano le norme sulla sicurezza di lavorare dice Bombardieri nel suo intervento d’apertura -. Chiediamo che si ponga fine al subappalto, alle norme sul massimo ribasso, che le norme di gare e appalti della pubblicaamministrazione siano estese al settore privato. Quanti morti si devono registrare prima che la politica si svegli e decida di fare concrete? » . Definisce « un’elemosina » i « 12 milioni in tre anni per assumere 250 ispettori del lavoro. Per l’agricoltura ne ha trovati 600. Servono più ispettori».
L’assemblea applaude. Ci sono circa 1.700 rappresentanti di Cgil e Uil, oltre ai delegati e ai segretari toscani Rossano Rossi e Paolo Fantappiè. Manca la Cisl, che dopo aver presentato – con gli altri – una piattaforma unitaria sulla sicurezza sul lavoro, si è divisa sulla strategia da adottare. «Spiace se qualcuno si è preso un colpo di fulmine per il governo » dice Landini. « Forse il segretario della Cgil è vittima di un colpo di sole. La Cisl è autonoma » ribatte il segretario generale Luigi Sbarra. Alla Leopolda si parla di sanità, inflazione. Ovviamente di sicurezza mentre in Lombardia, a Sondrio, moriva schiacciato un altro operaio. « Chiediamo che chi non rispetta le norme sul lavoro non possa più concorrere negli appalti. Sulla sicurezza il governo ha presentato un decreto che sta discutendo il Parlamento e che non è stato oggetto di un confronto » dice Landini, che ricorda come « la piattaforma che abbiamo presentata non sia stata oggetto di discussione ». Al suo interno, tra le altre cose, vi sono un Durc ( documento unico di regolarità contributiva) applicato a salute e sicurezza rilasciato dall’Inail in cui dovrà essere riportata l’assenza di denunce di infortuni gravi e mortali negli ultimi 5 anni. E una patente a punti per le imprese, diversa da quella a crediti approvata di recente: « Inaccettabile che la vita umana valga 20 crediti, chiediamo sanzioni» conclude Bombardieri.