PARLEREMO DI CICLISMO
30 Giugno 2022Cathedral lets visitors marvel at its marble
30 Giugno 2022
di Pierluigi Piccini
In vista della prossima della campagna elettorale, togliere il velo alla propaganda diventa un lavoro anche divertente, in alcuni casi. Parliamo del passaggio delle riprese del Palio dalla Rai a La7. Abbiamo ascoltato le parole del De Mossi che entusiasticamente sottolineavano l’avvenimento: più diretta e in quattro anni ben cinquecentoquarantamila euro al Consorzio per la tutela del Palio. Tutto bene! Addirittura qualcuno ha pensato: avremo i soldi per rifare i costumi. Ma guardiamo bene, in dettaglio. Più tempo alle riprese? Iniziano alle 17,30. Ma non è per caso che tale aumento sia dovuto alla maggiore quantità di pubblicità che La7 dovrà mandare per recuperare i costi della trasmissione? Quanto alla somma, 540.000 euro per quattro anni. Il sindaco ha tenuto a sottolineare: per quattro anni. Scomponiamo il montante e vediamo: diviso per otto fa 67.500 euro a Palio. Bene! Di questa somma una parte consistente va per le spese che il Consorzio dovrà sostenere, che si aggirano intorno ai 40.000 euro. Se fossero di più, come probabilmente lo sono, il tutto andrebbe rimodulato. Calcolo fatto con la matita corta, quindi 67.500 euro meno 40.000 fa 27.500 euro, che diviso per 17 fa 1.617,64 a Palio, ovviamente per Contrada, che moltiplicato per 8 fa 12.941,17. Questo è l’aspetto quantitativo, poi c’è quello qualitativo: uno per tutti, l’archivio storico della Rai con i relativi diritti non potrà essere utilizzato. Sorge, infine, un dubbio: la diffusione mondiale della Rai non è che sia leggermente migliore di quella che ha La7? La domanda ha il sapore retorico, in ogni caso possono confermare i tecnici.