Quaranta miliardi a zero per le banche così è nato il flop sugli extraprofitti
12 Novembre 2023Prima i senesi…
12 Novembre 2023Dopo otto mesi dall’istituzione scelti i venti parlamentari, ci sono quattro toscani
Aldo Tani
Il via libera della Camera a marzo e la volontà di non porsi limiti temporali per sfruttare tutta legislatura. I buoni propositi poi si sono scontrati con la realtà e la nuova commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi, è rimasta ferma al palo per quasi otto mesi. Lo stallo è stato superato dalle lettere inviate dalla presidenza di Montecitorio ai deputati che dovranno farne parte. I membri sono venti. Tre di loro, Valentina D’Orso (M5S), Marco La Carra (Pd) e Walter Rizzetto (FdI), avevano già preso parte alla precedente commissione. Quattro i toscani: Emiliano Fossi (Pd), Tiziana Nisini (Lega), Chiara Tenerini (Forza Italia), Riccardo Zucconi (FdI).
Martedì pomeriggio è prevista la prima convocazione, non è detto che sia nominato anche il presidente. Incarico che potrebbe essere ricoperto da un deputato del Carroccio. In questo caso la scelta potrebbe ricadere su Simonetta Matone, magistrato di lungo corso. Sempre che dal partito che fa capo al premier non decidano di giocare questa partita in prima persona. Nella precedente legislatura Rizzetto fu il motore dell’istituzione della commissione, mentre lo scorso novembre a presentare la richiesta per dare seguito a quel lavoro furono proprio i rappresentanti di FdI. Il parlamentare friulano tuttavia non può essere scelto, perché guida già la commissione Lavoro. Quasi scontato che il vertice non sia ad appannaggio di Forza Italia, in quanto a presiedere quella precedente era stato il parlamentare forzista Pierantonio Zanettin.
Organismo rimasto in carica per quattordici mesi, prima che la caduta del governo e nuove elezioni ne decretassero la fine anticipata. In questo lasso di tempo sono state ascoltate decine di persone, tra magistrati, membri delle forze dell’ordine e colleghi di Rossi. I commissari si erano anche recati a Siena per approfondire l’indagine, avvalendosi poi del contributo dei reparti speciali dei carabinieri. Gli uomini dell’Arma, pur ammettendo di non poter chiarire tutti i punti, avevano evidenziato la volontarietà del gesto del manager, deceduto il 6 marzo 2013 precipitando da una finestra della sede di Mps.
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