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20 Gennaio 2024Ieri l’incontro. L’ex assessora tra il rettore e Saccardi
Matteo Magrini ,Giorgio Bernardini
Interno giorno, caffè in zona Borgo Ognissanti a Firenze. Seduti al tavolo l’una di fronte all’altro Cecilia Del Re e Tomaso Montanari, immortalati dal telefonino di un passante. Due protagonisti, in vesti diverse, del centrosinistra fiorentino e della battaglia al Pd. In cerca di un terreno comune verso le elezioni amministrative di giugno. Sia l’ex assessora all’Urbanistica che il rettore dell’Università per stranieri di Siena hanno già annunciato la propria corsa, Del Re con Firenze democratica, gruppo in Consiglio comunale che diventerà lista civica, Montanari con l’associazione 11 agosto (data della ricorrenza della liberazione dal nazifascismo a Firenze), anch’essa destinata a diventare lista civica con lui capolista ma non candidato sindaco. Per questo ruolo lo storico dell’arte pensa, come ha detto a Repubblica , a un nome «empatico, che ci unisca»: secondo alcuni potrebbe essere l’attrice Daniela Morozzi, da tempo vicina alle istanze di Montanari ed altri ambienti forti del centrosinistra, come la Cgil.
Qui il campo è ancora confuso e Del Re non ha fatto mistero di voler indagare tutte le possibili strade di convergenza. Giovedì scorso lei e Saccardi erano a un evento a Palazzo Strozzi Sacrati ed è certo che si siano parlate. Dialogo naturale, dopo che Matteo Renzi aveva ufficialmente invitato Del Re a fare le primarie, che il Pd le ha negato, proprio con Saccardi. Ma nella confusione del centrosinistra fiorentino sono possibili ora convergenze impensabili fino a poche settimane fa. Come quella tra Montanari e Del Re, appunto. Lui fu addirittura querelato dall’amministrazione comunale quando lei era ancora in giunta. Poi il disgelo, iniziato quando lo storico dell’arte aveva salutato con «simpatia» pubblica l’uscita di Del Re dal Pd. Fino all’incontro di ieri, sollecitato, pare, dallo stesso Montanari.
I protagonisti parlano di un «incontro proficuo», nel quale si è parlato anche di temi: overtourism ed emergenza casa, case da ristrutturare e alloggi popolari. «Nessun veto ideologico — dice Del Re — Quelli li ha messi il Pd, che ha costruito su dei veti la coalizione. Io ho sempre detto di voler parlare con chiunque possa condividere con noi temi e prospettive. Una coalizione la si fa sui temi, con loro come con altre forze del centrosinistra. Sono disponibile al confronto, anche alla luce del lancio della prima iniziativa dell’associazione di Montanari il prossimo 8 febbraio».
Quante possibilità ci sono che da un caffè nasca una lista comune per la corsa a Palazzo Vecchio contro Pd e centrodestra? In Firenze democratica c’è chi tifa per un’intesa con Saccardi, per fare l’ala sinistra di un’alleanza riformista, e chi con Montanari, a coprire uno spazio riformista in una formazione tutta a sinistra. Tenere tutti insieme sembra impossibile. Anche se in politica nulla è scontato, è arduo pensare che il rettore accetti un’intesa elettorale con Renzi.
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