“La citazione della Presidenza del Consiglio e del Viminale nel processo cominciato ieri a Caltanissetta è un semplice atto dovuto privo di qualunque implicazione politica. Siamo sempre presenti in ogni sede dove si possa ristabilire la verità, fedeli all’eredità morale del giudice Paolo Borsellino”. Sono le parole degli avvocati Fabio Trizzino e Vincenzo Greco, legali dei figli del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio, che hanno presentato richiesta di costituirsi parte civile ieri nell’udienza preliminare in cui sono imputati i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli. I quattro agenti sono accusati di aver dichiarato il falso, con silenzi e da centinaia di “non ricordo”, deponendo come testi al processo di primo grado suldepistaggio nelle indagini sulla morte di Borsellino, in cui erano imputati i colleghi Mario Bo, Fabrizio Mattei e Matteo Ribaudo, poi prescritti in appello. Il gup David Salvucci scioglierà la riserva il prossimo 19 settembre.
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