A Siena i concorsi di idee in architettura non vanno di moda
3 Novembre 2023NEWS
3 Novembre 2023di Pierluigi Piccini
Liberiamoci dai pensieri: mi sono chiesto: in cosa consiste l’essenza dell’antico Ospedale di Siena? L’ho domandato anche in giro e le risposte sono state variegate. Chi mi ha detto l’accoglienza, la medicina, chi l’arte e così via discorrendo. Tutto vero e tutto giusto, ma nessuna delle risposte, a mio avviso, ha centrato la questione: l’essenza del Santa Maria della Scala è il corpo. Il corpo nelle sue sfaccettature, dalla cura, alla rappresentazione artistica, alla medicina come applicazione “tecnica”, ma allo stesso tempo sintesi dello spirito del tempo, dalle varie scienze umanistiche sottostanti alla tecnologia del momento che veniva applicata. Un percorso di secoli che lo ha interessato facendolo diventare in alcuni momenti un modello internazionale. Ma la concezione del corpo del passato è anche la nostra, oppure quella che si sta delineando è diversa? È possibile applicare al corpo una lettura lineare e dualistica come ad esempio: naturale-artificiale; oppure intorno a coppie binarie come organico-inorganico, puro-impuro e, per allargamento, originale-manufatto? Direi proprio di no, visto che il corpo sta subendo una trasformazione profonda, mai vista prima, che lo interessa anche in relazione a ciò che lo circonda. Parentesi: forse questa è la vera intuizione di Calvino, tanto celebrato a torto o a ragione, ovvero andare oltre una visione dualistica? Del resto, il suo lavoro sulla fenomenologia e su Merleau-Ponty e Husserl va in questo senso, perché supera il rapporto binario rimanendo dentro una logica di stampo tradizionale. Bene, ma c’è una piccola obiezione: la realtà esiste indipendentemente da chi la pensa o no? Se il razionalizzatore è l’individuo (Kant), questi è il padrone incontrastato dell’esistente (ente) impostazione che porta ai disastri che stiamo vivendo, in quella che viene definita era dell’uomo (o antropocene). La tradizione viene sottoposta a falsificazione grazie ai lavori di Heisenberg, Einstein e soprattutto della fisica quantistica. Ma ritorniamo a noi, senza dimenticare questi passaggi. Il rapporto organico-inorganico cambia così come cambiano i vari elementi identitari e tutto diventa più complesso, con il corpo che assume la dimensione di una entità nomadica (Queer). Il corpo si espande dalla sua dimensione fisica diventando sempre più artificiale (Prattichizzo). L’elemento non umano entra o accompagna l’umano modificandone le proprietà morfologiche e biologiche agendo in modo attivo. Questioni che richiedono garanzie come ad esempio dei protocolli, oggi inesistenti, del rapporto uomo macchina che coinvolgano le varie discipline interessate al problema. Perché tutto questo preambolo? Semplicemente perché Siena ha la possibilità di affrontare questi temi sotto i vari aspetti indicati e ha una sede dove poterci lavorare: l’antico Ospedale. Sarebbe un riconfigurazione del problema corpo e cura che la proietterebbe immediatamente nelle tematiche oggi in discussione, non ultima e non di poca importanza il rapporto tra transumanesimo e postumanesimo (Mauro Ceruti). Attenzione! Con tutte le implicazioni che ciò comporta, compreso il rapporto tra arte e design, quest’ultimo decisivo per la tecnoscienza applicata. Scusandomi per la sinteticità necessaria per scritti di questo tipo, resto tuttavia disponibile ad approfondire le questioni come, ad esempio, quella relativa al rapporto tra la nuova dimensione del corpo, l’arte e il design, tema di sicuro interesse. Tutti gli argomenti trattati hanno, ovviamente, bisogno degli approfondimenti necessari se si pensa che meritino di essere analizzati.