Casa Esagono una nuova vita
15 Agosto 2024News
15 Agosto 2024di Pierluigi Piccini
Avevo preso l’iPad per scrivere qualcosa sulla notizia del rilancio dell’aeroporto di Ampugnano. Poi rileggendo bene quello che ha scritto la stampa locale, mi è passata la voglia: mi sono accorto che è già tutto chiaro. Leggo che “il mantenimento della gestione dell’aeroporto di Siena” non sarebbe solo per la città, ma per il comprensorio e oltre: la Toscana meridionale e chissà quant’altro. Per la delegazione senese, così come per la segreteria del viceministro alle infrastrutture e trasporti Bignami, la clientela turistica alto-spendente sarebbe diretta verso il comprensorio senese: una certificazione! Si tratta di una considerazione che contraddice quanto avviene da tempo: la gestione turistica di Siena, per scelte che vengono da lontano, è costruita quasi totalmente sulla massa. Testimonianza ne è tutta la polemica che sta occupando i giornali da qualche giorno, ovvero la sperimentazione delle navette, con gli operatori del settore contrari alle scelte dell’Amministrazione comunale. Da una parte gli aerei privati per una clientela alto-spendente, e dall’altra le navette per il turismo mordi e fuggi: ecco una realtà rispetto a un’ipotesi che sa più di propaganda che di altro. Qualcuno dovrebbe spiegarci quale strategia il Comune intenda mettere in atto per cambiare radicalmente il modello economico che è stato messo in atto a Siena in questi ultimi vent’anni: dalle rendite di posizione, alla redditività. Una riconversione che, a questo punto, sembra irrealizzabile, orfana di politiche solide a sostegno come quella culturale. Ciò che resta è un lavoro costante, teso ad aumentare le quantità rispetto alle quantità, avvenuto da tempo, quando emblematicamente si arrivò addirittura a confezionare un depliant che indicava come passare tre ore a Siena. Da allora, non molto è cambiato. Si tratta di un modello economico che sta mettendo in ginocchio il centro storico e che meriterebbe strategie mirate, diverse da quelle messe in atto con l’ultimo Piano Operativo: un progetto preciso, di riqualificazione urbana che contrasti la Rendita Fondiaria con tutto quello che significa (costo della vita). Quindi la cosa che salta agli occhi è la grande “generosità” di una Amministrazione comunale come quella di Siena che, non potendo lavorare per questioni strutturali sulla città che amministra, pensa al territorio: pensa a Bagnaia che mi risulterebbe abbia cambiato di proprietà, e che probabilmente ha bisogno di una struttura come quella ipotizzata da Michelotti e la segreteria del viceministro ai trasporti; pensa ai tanti luoghi di eccellenza che si trovano soprattutto a sud del senese che ospitano viaggiatori qualificati e proprietari eccellenti. Peccato che tutto questo lavoro non abbia tenuto conto dei desiderata del territorio su cui si trova fisicamente l’aeroporto. Si lavora per il comprensorio, ma non si concordano le iniziative con il Comune che ospita Ampugnano: che strano!
Ditemi che non è vero che sto sbagliando: che la realtà è diversa da quella che percepisco, che la mia visione di uno “sviluppo” confuso e contraddittorio è falsa, che tutto quello che sta avvenendo è finalizzato al rilancio di Siena, ne sarei contento.