Il ministro: “ Su Isozaki perché non è stato fatto niente per 23 anni?”. Il sindaco: “ Serve un concorso internazionale, ho visto solo uno schizzetto”
diAlessandro Di Maria
Chi si aspettava che dal congresso fiorentino di FdI al Teatro del Maggio uscisse il nome del candidato sindaco per il centrodestra è rimasto deluso. In compenso ne è uscito uno per le Europee, il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli. Un congresso con la conferma di Jacopo Cellai come coordinatore cittadino che si è consumato tra gli attacchi a Dario Nardella e Sara Funaro e la partecipazione del ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, della sorella della premier Giorgia Meloni, Arianna, oltre che tutto l’establishment regionale. Ed è già piena campagna elettorale con Giovanni Donzelli che sferza Funaro: «Io non sono per parlare dei parenti. Ma se lei parla del nonno Bargellini, di quanto sia stato bravo, allora parli anche del cugino Bargellini che hagestito le occupazioni abusive » . Attacchi a cui risponde il deputato e segretario regionale del Pd Emiliano Fossi: «Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Donzelli si comporta come sempre, denigrando sul piano personale Sara Funaro. Non si preoccupa invece di essere al governo e non fare niente per la Toscana».
Il primo a parlare è Sangiuliano, che nel pomeriggio ha incontrato il direttore degli Uffizi Simone Verde: « Ho un grande sogno, il raddoppio degli Uffizi, quelli che io chiamo gli Uffizi 2 nelle ville medicee di Careggi e Montelupo Fiorentino». Poi se la prende con Nardella, presente in sala per un saluto istituzionale, tra battute snob («siamo entrambi di Napoli, lui più della periferia, di Torre Annunziata ( Torre del Greco, ndr), io più del centro» dice il ministro) e attacchi veri e propri: « Sulla Loggia Isozaki perché non è stato fatto niente in 23 anni? Quanto costava allorae quanto costa oggi? Ci sono stati momenti in cui Firenze esprimeva premier e governatore, poteva fare quello che voleva. Perché non lo ha fatto? Oggi però non è la giornata della polemica » . Nardella ribatte: « Per fortuna il ministro non è venuto a fare polemica. Io per ora ho visto solo uno schizzetto di un giardino di quartiere. Il ministro è persona ambiziosa, non può accettarlo. Diamo agli Uffizi un’uscita che sia degna del museo, se c’è bisogno di un altro concorso internazionale facciamolo, ma non giochiamo al ribasso » . Sangiuliano tocca anche il tema del Maggio, orgoglioso di non averne approfittato politicamente: « Abbiamo dimostrato un grande senso dello Stato rispetto alle vicende del Maggio. Abbiamo fatto prevalere l’interesse generale e il senso di appartenenza alle istituzioni rispetto a una convenienza politica».
Tocca a Donzelli, che tesse le filaper la scelta del candidato sindaco. E c’era chi avrebbe scommesso che Sangiuliano e lo stesso Donzelli si sarebbero presentati con il candidato, Schmidt o chi per lui. Mentre un momento di pathos lo ha creato Arianna Meloni: « Ringrazio il candidato Cellai » . Pausa, silenzio in sala. « Come segretario provinciale ( cittadino, ndr)» aggiunge. Ma è il momento di Donzelli: «Daremo a Firenze il governo che merita. Il nome del candidato lo decideremo noi e quando darlo, non lo facciamo scegliere ai giornali o al Pd». Ma anche Donzelli non perde l’occasione per attaccare Nardella: «Questa città è drammaticamente ferma: stadio, aeroporto, Sant’Orsola, Firenze è bloccata su tutto. A Firenze c’era il manufatturiero, ora non c’è più. Hanno fatto morire questa città. A Firenze non c’era solo il turismo mangia e fuggi, è arrivato il momento di agire».