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24 Settembre 2023Il coordinatore nazionale: lui vorrebbe restare a Pistoia, lo convinceremo
Giorgio Bernardini
«Lo tiriamo per la giacchetta, faremo di tutto per convincerlo, anche contro la sua volontà». Mancano quasi due anni alle elezioni regionali in Toscana, ma il coordinatore nazionale di FdI, Giovanni Donzelli, non ha dubbi sul destino del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, che nei giorni scorsi ha ribadito la volontà di portare a termine il suo mandato, fino al 2027: «È fatto così, ama la propria città, ma sarà lui il nostro candidato». Una certezza che si accorda al volume degli applausi registrato ieri, il più alto, al momento della presentazione di Tomasi. Tutto va in scena nella giornata che i meloniani hanno dedicato al compleanno dalla vittoria alle elezioni politiche, una manifestazione che si è svolta in contemporanea in tutte le regioni intitolata «L’Italia vincente» (secondo giorno cancellato per il lutto nazionale in onore di Giorgio Napolitano).
Al Tuscany Hall a Firenze c’è prima la sfilata dei sindaci, quelli dei 7 capoluoghi in mano al centrodestra più quello di Piombino, poi si tiene l’intervista a Giovanni Donzelli, incalzato per un’ora da quattro giornalisti di altrettante testate locali. Se Tomasi è la «star», il direttore degli Uffizi Eike Schmidt è il convitato di pietra. Su di lui nessuna certezza, se non quella che un confronto serio sul suo nome per Firenze 2024 è in corso nella coalizione: «Non confermo e non smentisco», dice Donzelli. Che poi, però, si sbilancia un po’, elencando i risultati positivi conseguiti dal direttore tedesco. Da una domanda su Matteo Renzi arriva l’assist per un paletto sulle Comunali fiorentine di giugno: «Non ci può fregare di meno cosa pensa un ex sindaco come lui», dice Donzelli chiudendo la porta all’ex premier, che pure uno spiraglio a una collaborazione «civica» l’aveva lasciato.
Sono passati meno di 10 anni da quando Donzelli era l’unico consigliere regionale di FdI in Toscana, ma oggi ha in mano il timone del primo partito del Paese e nelle sue risposte si coglie la voglia di una rivincita. «La legge dice che i Cpr si faranno ovunque, “sentito il presidente della Regione”: noi lo realizzeremo anche qui, perché si ascolta tutti, ma poi si decide». Il coordinatore di FdI torna a parlare di Firenze, mettendo nel mirino il sindaco uscente. Prima sullo stadio, per la sostituzione da parte del governo dei fondi previsti, e persi, con il Pnrr. «Cerchiamo una soluzione, ma se tutte le volte arrivano insulti da Nardella che ha fatto un disastro…». Poi la tramvia: «Il progetto che hanno di trasformare la città a sud e intorno allo stadio ci preoccupa: quando governeremo — aggiunge sibillino —- valuteremo e decideremo per il bene della città».
L’intervista si chiude con il sì alla quotazione in borsa della Multiutility e con il convincimento di Donzelli «di aspettare serenamente l’esito del ricorso» del sindaco del suo stesso partito, Francesco Ferrari a Piombino, contro il rigassificatore: «Se viene accolto vuol dire che Giani, che è commissario, ha fatto male le carte. Ferrari ha fatto solo l’interesse dei suoi cittadini».
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