Bonaccini avanti di 11 punti in Toscana Schlein in testa a Livorno
E anche a Pistoia ( 53%) e a Pisa. Nelle primarie aperte del 26 febbraio tutto può ancora succedere. Il 18 a Firenze il governatore emiliano
di Ernesto Ferrara
Stefano Bonaccini undici punti avanti in Toscana. In maniera schiacciante, quasi a doppiare la sfidante della sinistra, nell’Empolese e a Firenze, dove tornerà il 18 per un mega evento di lancio dell’ultima settimana di campagna. Ma Elly Schlein incassa il pienone di domenica nel tour toscano, si impone a Livorno (sopra il 50% Valdicornia compresa), Pistoia (53%) e nelle province di Siena e Pisa (59%) segnando pure il colpaccio simbolico delle Vie Nuove a Firenze, la casa del popolo un tempo più renziana di tutte. E scommette nella rimonta alle primarie aperte del 26. È il bilancio del congresso del Pd in Toscana dopo il primo weekend di voto nei circoli, che in base agli ultimi calcoli, tra chiusure e accorpamenti, sono ora 666 (gli iscritti 23 mila, 4 mila meno dei 27 del 2021: ma i vecchi tesserati possono rinnovarla anche il 26). A ieri pomeriggio avevano votato un centinaio di circoli, intorno al 13%, con un’affluenza sempre piuttosto bassa, stimata intorno al 50%: segno di una demotivazione della stessa militanza dem, anche se va detto che pure agli ultimi congressi, sia 2013 che 2019, l’affluenza tra gli iscritti nonaveva mai superato il 45%. Sia come sia gli esiti parziali premiano il governatore emiliano Bonaccini che fin qui supera il 52,4%, mentre Elly Schlein sfiora il 41%. A sorpresa Gianni Cuperlo per ora prende quasi il 6%, il grosso a Livorno, mentre Paola De Micheli supera l’1%, il grosso nell’aretino. Si vota fino a domenica 12. I primi due candidati in base ai risultati nazionali si sfidano poi alle primarie aperte del 26, uno scontro Bonaccini- Schlein. « Possiamo vincere noi in Toscana. La nomenklatura Pd sta al 90% per Bonaccini eppure prendiamo il 40, stanno facendo faticaa a portare le truppe cammellate figurarsi le persone alleprimarie aperte» gongolano gli strateghi dell’area Schlein facendo notare che sulla provincia di Firenze Elly è al 34% come fu per Zingaretti nel 2019, nonostante la partecipazione al 70% spinta dai bonacciniani. « Forse sono un paio di punti sopra rispetto a quanto ci aspettavamo ma nel parziale mancano tanti circoli di territori dove siamo molto avanti noi: Firenze, Pisacittà, Massa » ribattono i bonacciniani. Ma che la sfida sia aperta è lo stesso governatore Giani, bonacciniano della primissima ora, a dirlo: « I dati sul piano nazionale mi sembra stiano portando a un orientamento prevalente per Bonaccini, sul piano regionale invece tutto si deciderà il 26 febbraio » . Un testa a testa non è escluso. E il rischio di una vittoria in un partito spaccato in due si profila già, con quel che ne consegue per le sfide 2024-2025: Firenze, Prato, poi la Regione. « Nell’area fiorentina le cose vanno molto bene, nei circoli, se guardiamo l’intera area di Firenze, Bonaccini è abbondantemente sopra il 60% quindi un bel risultato, ovviamente i conti li facciamo alla fine» rivendica intanto Dario Nardella dicendosi «non sorpreso» per la vittoria schleiniana di Vie Nuove, un tempo “casa” renziana: « Il circolo era già da tempo si quelle idee » ritiene il sindaco. Intanto oggi alla Feltrinelli Red di Piazza della Repubblica, alle 17,30, la presentazione del libro del politologo Antonio Floridia “ Pd, un partito da rifare. Le ragioni di una crisi”, con ospiti come Gianfranco Pasquino e l’ex ministro Rosy Bindi. Modera il giornalista Corrado Formigli.
