ROMA — La maggioranza starebbe pensando a un blitz al Senato per modificare la legge elettorale in vista delle Europee. L’intesa politica di massima sarebbe stata raggiunta, l’obiettivo è abbassare la soglia di sbarramento al 3 per cento e dividere in due la circoscrizione Sardegna-Sicilia. Una iniziativa che non solo aiuterebbe alcuni partiti della coalizione di governo, come l’area di “Noi Moderati” di Maurizio Lupi, ma consentirebbe alla maggioranza di trovare sponde per altri progetti di legge nel Terzo Polo, come merce di scambio, e di fare un favore anche alla sinistra di Nicola Fratoianni e ai Verdi di Angelo Bonelli a danno dei dem.
Non c’è un testo già scritto ma, come dice un autorevole esponente di Fratelli d’Italia, «ègià nella penna». Il dossier è nelle mani del capogruppo al Senato Lucio Malan e del ministro Francesco Lollobrigida. Nei mesi scorsi una richiesta in questa direzione era arrivata da ForzaItalia: in questo modo gli azzurri potrebbero puntare a fare delle liste forti, e tutte forziste, senza troppe aperture ai centristi e ai cespugli moderati. In casa azzurra però c’è chi teme un effetto concorrenza, perché un abbassamento della soglia rimetterebbe in pista altri partiti moderati.
Con questa mossa infatti la maggioranza tenderebbe la mano a pezzi dell’opposizione e in questo caso Meloni potrebbe poi chiedere il sostegno su riforme chiave per il centrodestra, come quella sul premierato: Italia Viva e Azione non faranno liste comuni dopo le liti tra i leader, Matteo Renzi e Carlo Calenda, e una soglia al tre per cento consentirebbe comunque di giocarsi una partita per eleggere qualcuno dei moderati a Bruxelles. Anche se al momento Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Iv, frena: “Ci opporremo. Lo sbarramento deve restare al 4per cento”.
La presidente del Consiglio Meloni pensa poi a un altro scenario che non le dispiacerebbe: creare grane al Pd di Elly Schlein, unico partito di opposizione insieme ai 5S che sicuramente supera lo sbarramento e che per questo potrebbe essere premiato in termini di eurodeputati eletti, in caso di uscita di scena della sinistra e del Terzo polocausa mancato superamento della soglia del 4 per cento. Viceversa, in caso di abbassamento della soglia di sbarramento, Sinistra e Verdi e in parte anche Azione e Iv toglierebbero deputati in gran parte ai dem.
«In ogni caso se qualcuno presenta un testo per ridurre lo sbarramento, difficile che non venga approvato perché a parte il Pd il resto del Parlamento sarebbe favorevole », ragiona un eurodeputato meloniano. Prima però di qualsiasi mossa Meloni ha intenzione di trattare la contropartita: non solo nei confronti del Terzo Polo, ma anche nella sua stessa maggioranza. Non è un mistero che Forza Italia nelle ultime settimane abbia alzato la voce su alcune norme, come la tassa sugli extraprofitti delle banche, creando grattacapi al governo: e questo la presidente del Consiglio non vuole che si ripeta.