Il Pd ha già “rinnegato” (kautsky) la Ferretti”?
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10 Luglio 2023Nel documento del sindaco chiari collegamenti con i nove punti presentati da Pacciani. Per Siena e Siena sostenibile verso l’astensione.
di Orlando Pacchiani
Non è solo un ponte lanciato verso le altre istituzioni e gli altri Comuni come metodo di governo, quello delineato nel programma di mandato dal sindaco Fabio che sarà illustrato martedì in consiglio comunale, ma anche una chiarissima apertura verso il Polo civico o comunque ciò che ne è derivato in consiglio comunale. Si ricorderà come tra primo e secondo turno buona parte del dibattito fu assorbita dal ruolo del Polo civico e in particolare dal documento sottoposto da Fabio Pacciani sia a Nicoletta Fabio sia a Anna Ferretti. Ebbene, dal documento anticipato ieri da La Nazione emergono molti spunti che legano il documento del sindaco ai nove punti tematici indicati a suo tempo dal Polo civico. Con alcuni temi di fondo e passaggi integralmente riportato nell’atto che martedì andrà al voto dell’assemblea.
Alcuni esempi della similitudine tra programma di mandato e nove punti del Polo civico? Il paragrafo sulla trasparenza è sovrapponibile, così come l’idea della progettazione di area vasta in campo urbanistico. Il capitolo ’Turismo, cultura, settori strategici da rilanciare in chiave internazionale’ ha lo stesso titolo di quello del documento del Polo civico e sviluppo in parte simile, soprattutto per i due grandi temi del distretto culturale evoluto e della fondazione pubblico-privata “per gestire e promuovere la destinazione Siena”. E via di questo passo, compresi i passaggi sullo stop alle esternalizzazioni delle scuole e sul nuovo approccio al capitolo mense.
Certo, c’è anche molto altro, perché il punto di partenza restano le cinquanta pagine del programma elettorale di Nicoletta Fabio e delle liste che l’hanno sostenuta. Ma la novità politica introdotta dalla sintesi iniziale è indubbiamente l’apertura verso l’area che aveva candidato Fabio Pacciani al primo turno. Cosa succederà poi in consiglio comunale è presto per dirlo, perché gli equilibri sono complessi a partire da quelli delle commissioni. Ma di certo, almeno con l’area del Polo civico, si parte da un dialogo aperto.