Le due dirigenti del movimento giovanile di Fratelli d’Italia Pace e Partipilo (Segnini non è iscritta a FdI) sono ancora al loro posto: si sono dimesse dagli organi interni ma non sono state espulse dal partito. Finora è stato attivato il collegio dei probiviri che però non ha fatto alcun passo in avanti per “processare” le due dirigenti, mostrate da un’inchiesta di Fanpage con atteggiamenti nostalgici a iniziative di partito.
Nell’inchiesta, Pace (nella foto qui accanto) veniva ripresa mentre esclamava frasi antisemite: “La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il c*** sulle svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa in solidarietà a Ester Mieli”, dice riferendosi alla senatrice di Fratelli d’Italia. Quest’ultima ha deciso di dimettersi dal Consiglio Nazionale del partito. Partipilo, invece, era la responsabile dei giovani meloniani in Puglia e in chat scriveva frasi come “ebreo infame”.
La strategia dei vertici di Fratelli d’Italia, e nello specifico del responsabile organizzazione Giovanni Donzelli, è stata quella di rispondere con fermezza a parole (“Nel nostro partito non c’è spazio per antisemiti o razzisti”) ma lasciare che i riflettori si spegnessero e la vicenda si sgonfiasse. Così, a due mesi di distanza, le due dirigenti sono ancora al loro posto. Pace si è limitata a dimettersi da coordinatrice di Gioventù Nazionale e Segnini da collaboratrice della deputata Ylenia Lucaselli, ma non sono state espulse dal partito come annunciato.
Sia Donzelli sia Meloni, pur prendendo le distanze dagli atteggiamenti delle dirigenti, avevano anche attaccato Fanpage per l’inchiesta svolta con un giornalista infiltrato: “Metodi da regime”, disse Meloni da Bruxelles invocando l’intervento anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
E che ai vertici di Fratelli d’Italia ci sia la volontà di insabbiare il caso lo dimostra anche un’altra scelta: quella di annullare Fenix, la festa dei giovani di Fratelli d’Italia che si svolge ogni anno proprio a luglio. L’ultima edizione risale proprio al luglio 2023 al laghetto dell’Eur. Quest’anno, invece, si è preferito evitare per far sì che non tornassero le polemiche su Gioventù Nazionale dopo l’inchiesta di Fanpage. Si è svolta invece, come ogni anno, Piazza Italia dal 4 al 6 luglio, la festa romana del partito.
Quello di Gioventù Nazionale non è stato l’unico caso insabbiato dai dirigenti di FdI: il deputato Emanuele Pozzolo è ancora in attesa dei probiviri sul caso dello sparo di Capodanno per cui è imputato con l’accusa di lesioni e porto illegale di armi da fuoco.
FdI, fascisti ancora presenti nel partito: il caso è insabbiato