La Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Salute hanno depositato al Tar dell’Emilia-Romagna un ricorso per chiedere l’annullamento delle delibere della Regione che rendono possibile il suicidio assistito. Lo ha reso noto Valentina Castaldini, consigliera di FI. Le motivazioni evidenziano “la carenza di potere dell’ente” sul tema “e la contraddittorietà e l’illogicità delle motivazioni introdotte nelle linee guida inviate alle aziende sanitarie”. “Il governo, anziché preoccuparsi di dare una legge al Paese e alle persone che vivono in condizioni drammatiche, sceglie di boicottare l’Emilia-Romagna che attua la sentenza dalla Corte costituzionale – ha commentato il governatore Stefano Bonaccini –. Per la destra è preferibile che un paziente in condizione di fine vita debba rivolgersi a un tribunale per vedersi riconosciuto quanto la Consulta ha sancito”. “La competenza delle Regioni è evidente, perché legata alla responsabilità di gestione del sistema sanitario e stabilita dall’art. 117 della Costituzione”, il commento dell’Associazione Coscioni.
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