Gli operai stanno lavorando a quindici metri sotto il piano stradale, con le operazioni per i pali delle fondamenta della stazione ferroviaria Alta Velocità di Foster che vanno avanti, mentre le betoniere vanno e vengono e la terra scavata viene caricata sui treni che poi la porteranno fino a Cavriglia. In via Circondaria lavorano circa 80 addetti, mentre altri cento sono impegnati del cantiere della gigantesca talpa che ha già scavato 600 metri di tunnel (ora si trova sotto via Masaccio) ed arriverà al «camerone» della stazione entro fine anno.

Ieri il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha accompagnato i giornalisti nel sopralluogo al cantiere della stazione Av Belfiore Foster, lunga 400 metri, larga 52 e profonda oltre 40 metri, grande insomma come quattro campi di calcio, che con il suo tetto in vetro e acciaio cambierà il panorama della città e che sarà un nuovo baricentro verso ovest del capoluogo di regione. Al sopralluogo anche tecnici e dirigenti delle imprese e il direttore investimenti area Centro di Rfi, Chiara De Gregorio, e tutto attorno gli operai bagnavano camion e mezzi per evitare che si sollevasse polvere.

A Belfiore dal 2028 si fermeranno tutti i treni ad alta velocità, mentre a Santa Maria Novella ci saranno solo treni regionali e metropolitani, ed un people mover collegherà le due stazioni, mentre il tram già oggi si ferma in viale Redi, a pochi passi dalla futura stazione Av. Tutto attorno parcheggi, un po’ di verde, servizi, il nuovo «scalo» per i bus extraurbani e turistici, e proprio sul futuro dell’area come nuovo polo della città ha insistito il governatore Giani. «La talpa è già a 12 metri di profondità e arriverà ad essere a 22 metri in piazza della Libertà e via Spartaco Lavagnini, per arrivare poi a via Circondaria. Qui — ha spiegato — c’è un’area, pari a quattro campi da calcio, su cui si è scavato e si vedono i contorni di questa stazione. Ma si ha anche l’intuizione di una vastissima area in superficie a cui va data un’anima, a cui vanno dati i giusti momenti di confronto sul masterplan. Ci possiamo fare alberghi o direzionale e uffici, residenze, parchi e campi sportivi, un grande parcheggio per bus, parcheggi che possono consentire anche con il mezzo privato di arrivare e poi andare nelle varie altre parti della città. Si apra un dibattito pubblico, ne ho già parlato con il sindaco Dario Nardella, per definire prima cosa farci; il tempo c’è, la stazione sarà aperta nel 2027-28 mi piacerebbe se ne parlasse già adesso, anche in campagna elettorale. Questo è il più grande intervento in città da un secolo; si parla di 1,2 miliardi di euro di investimento. Nascerà un nuovo pezzo di città ed una infrastruttura importantissima per Firenze e la Toscana».

«Il tunnel fiorentino dell’Av è un elemento di modernizzazione, grazie al quale in 6 minuti ci si ferma a Firenze e si prosegue senza passare per Santa Maria Novella, lasciando così liberi i binari per tanti treni regionali in più. E non ci saranno più treni Av che salteranno Firenze andando da Roma a Milano, nell’orario estivo sono ben 34 al giorno», ha aggiunto ancora Giani.

Accanto alla stazione sotterranea Av, illuminata con luce naturale attraverso la grande tettoia, nascerà la stazione Circondaria, per i treni regionali che così in moti casi non dovranno arrivare fino a Santa Maria Novella. E in via Circondaria, dall’altro lato rispetto al grande cantiere, si trova il campo base e il punto informativo multimediale di Rfi per conoscere e visitare il cantiere, con aggiornamenti costanti sullo stato di avanzamento dei lavori. L’infopoint (mediamente accoglie venti cittadini per ogni giorno di apertura) è aperto due volte a settimana, martedì 10.30-13.30 e giovedì 14-17, e accessibile con appuntamenti dedicati da richiedere alla mail infopoint.firenze@rfi.it.