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24 Dicembre 2024L’esame di coscienza del Giubileo
24 Dicembre 2024
Roma
Sedici formelle di bronzo. Tra la prima e l’ultima, modellate a quattro a quattro per dare forma a una delle Porte più famose del mondo, è scolpita la storia della Redenzione. Dal male compiuto da Adamo ed Eva, fino a Cristo Risorto. Nel mezzo la storia, fatta di cadute e speranze, dei milioni di uomini e donne che da stasera e per tutto l’anno, dopo papa Francesco, inizieranno ad attraversare la Porta Santa della Basilica di San Pietro, già solennemente decorata con fiori rossi e gialli, inaugurando nella notte di Natale il Giubileo 2025 dedicato alla speranza. Alle 18.30, dopo un momento di preghiera, il Pontefice sosterà in silenzio davanti alla Porta Santa, sotto al portico antistante i cinque ingressi della Basilica, e poi spingerà i battenti aprendo ufficialmente l’Anno Santo ordinario. Durante l’antico rito, celebrato per la prima volta a San Pietro da papa Alessandro VI nel Natale del 1499, prima dello spalancarsi del grande portone di bronzo, verrà proclamato il Vangelo di Giovanni: «Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo». Con le parole del Salmo 118, poi, Francesco si farà primo “Pellegrino di Speranza”, varcando la soglia della Porta: «È questa la porta del Signore, per essa entrano i giusti». Per il Pontefice è la seconda volta, dopo il Giubileo straordinario della misericordia da lui stesso indetto nel 2016. Dietro di lui attraverseranno la Porta, entrando nella Basilica che sorge sulla tomba dell’apostolo Pietro, circa cinquanta altri pellegrini, a partire dai cardinali, i vescovi e i sacerdoti concelebranti, e a seguire alcuni rappresentanti delle altre Chiese cristiane e dei cinque continenti. Una processione che rappresenterà tutti gli uomini e le donne del mondo, a cui questo Giubileo intende dare
la buona notizia della “speranza che non delude”, in un tempo in cui oltre trenta Paesi nel mondo sono sconvolti da conflitti armati. Tutto l’ultimo anno, il 2024, proprio per volontà del Pontefice è stato dedicato, nella Chiesa universale, alla riscoperta del senso della preghiera e, in particolare, della preghiera per la pace.
Dopo l’ingresso della processione in Basilica, tra i canti e il suono delle campane a festa, inizierà la Messa della vigilia di Natale, presieduta dal Papa. In Basilica saranno presenti le autorità civili, nazionali e cittadine, e le autorità ecclesiastiche, mentre oltre 25mila fedeli, giunti da tutto il mondo, parteciperanno al rito dell’Apertura della Porta e alla Celebrazione eucaristica dai maxischermi in piazza San Pietro. La dimensione popolare, infatti, è al cuore del senso e della storia dei Giubilei. Fu proprio il popolo di Roma, secondo la tradizione, a chiedere a papa Bonifacio VIII nel 1300 di indire un “anno del Perdono”. Per sottolineare l’importanza della “popolarità”, un’ora prima dell’inizio del rito, intorno alle 17.30, in piazza San Pietro si terrà un’esibizione delle campane della Pontificia Fonderia Marinelli, per l’annuncio dell’apertura dell’Anno giubilare.
Già da domani mattina, 25 dicembre, tantissimi pellegrini avranno la possibilità di compiere il proprio pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro e ottenere così, dopo aver ricevuto i sacramenti della Confessione e della Comunione, il grande dono dell’indulgenza plenaria.
Il 26 dicembre, poi, papa Francesco, con un gesto straordinario, aprirà in un Giubileo ordinario una Porta Santa nel carcere di Rebibbia, a Roma. Il 29 dicembre, alle 10, sarà aperta la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, e, in contemporanea, i vescovi di tutte le diocesi del mondo inaugureranno il Giubileo con una Messa assieme alle loro comunità diocesane. A seguire, il giorno della festa di Maria Santissima Madre di Dio, l’1 gennaio, ad essere aperta alle 17 sarà la Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore. Il 5 gennaio dalle 10, infine, i pellegrini potranno attraversare anche la Porta Santa della Basilica di San Paolo fuori le Mura.