Trenitalia si è scusata per i disagi e ha avviato una inchiesta. In serata Rfi ha assicurato che “sono in corso di scrupolosa valutazione tutti gli avvenimenti per l’individuazione precisa delle responsabilità, è intenzione di Rfi prendere provvedimenti – anche contrattuali – nei confronti di tutti i soggetti che hanno commesso errori o non sono stati all’altezza della situazione”.
Immediato è partito lo scaricabarile di Salvini: “C’è stata un’impresa privata che ha fatto male il suo lavoro stanotte e qualcuno che doveva intervenire subito è intervenuto troppo tardi. Se è vero che un’impresa ha danneggiato un cavo di alimentazione di una cabina e invece di intervenire subito sono intervenuti dopo, voglio sapere chi è l’impresa, perché ha sbagliato e ne risponderà. I problemi di migliaia di viaggiatori sono inaccettabili”, ha detto il ministro che ha chiesto a Rfi e Fs di spiegare in Commissione parlamentare, negando qualsiasi responsabilità del ministero. Fonti sindacali fanno sapere però che i problemi della filiera del subappalto, anche nelle Fs, sono legati al nuovo Codice degli appalti fortemente voluto da Salvini e dalla maggioranza che sostiene il governo Meloni. Il vicecapogruppo della Lega alla Camera, Domenico Furgiuele, attacca il Pd: “Sul caos la verità è solo una: gli italiani pagano anni e anni di malgoverno Dem”. Parole respinte dal deputato Pd Andrea Casu, vicepresidente in Commissione Trasporti: “Salvini non deve rispondere solo su quello che è successo oggi ma su quello che succede ogni giorno. Sono 10 mila le interruzioni delle linee ferroviarie, la durata aumenta anno dopo anno sotto la sua guida. Basta capri espiatori, si assuma le sue responsabilità”. L’opposizione attacca Salvini e ne pretende le dimissioni: “Il ministro non si occupa di far funzionare le ferrovie, pensa solo a come venderle”, dice la segretaria Pd, Elly Schlein.
Il caos di ieri segue un’estate difficile per la rete ferroviaria, con ben 1.100 cantieri aperti da inizio anno nella corsa a spendere i miliardi del Pnrr, che hanno causato cancellazioni e ritardi a centinaia di convogli, come raccontato dal Fatto. Le associazioni dei consumatori promettono battaglia per chiedere rimborsi e risarcimenti. “I problemi sull’alta velocità della Capitale si ripresentano con eccessiva frequenza”, spiega il Codacons: dal 26 settembre a ieri ci sono stati 9 guasti alla linea elettrica o ai treni sulla Av di Roma. Ma ieri ci sono stati guasti anche sulla Bologna-Ancona, tra Forlì e Cesena, con ritardi fino a 50 minuti e lungo la linea Tirrenica nel Grossetano, dalle 13:15 alle 14. Per chi usa il treno i problemi non finiscono mai.