La sindaca si riferisce alle proteste nelle strade: “ Servono norme, le città devono essere vivibili: date potere di intervento ai Comuni”
di Alessandro Di Maria Azzurra Giorgi
«Vorrei evitare di ritrovarmi nella situazione in cui si è trovata Barcellona, con i cittadini in strada. Voglio intervenire prima. Bisogna tenere insieme il turismo e la vivibilità della città». Il monito lo lancia la sindaca Sara Funaro intervenendo all’assemblea organizzata da Federalberghi Firenze per parlare di turismo. Il riferimento della sindaca è a quanto accaduto un paio di settimane fa quando gli abitanti di Barcellona hanno bagnato i turisti a colpi di pistole ad acqua al grido di «tornatevene a casa». Esasperati dall’overtourism e dall’invivibilità della città con l’esplosione degli airbnb. «Un suggerimento che mi sentirei di offrire è di dare la possibilità ai Comuni — ribadisce Funaro, questa volta dai microfoni di La7 — che hanno un impatto importante del turismo, di andare a regolamentare la questione degli affitti brevi in varie zone della città, soprattutto di poter intervenire da un punto di vista numerico, generale e di poter intervenire chiaramente con ulteriori controlli che possono essere fatti » . Poi aggiunge: «Ho visto che qualcuno ha detto che il Comune di Firenze vuole colpire le piccole proprietà, ma non è assolutamente così: più del 70% degli host gestiscono un numero superiorea 10 appartamenti » . A rincarare la dose ci pensa il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi: « Dobbiamo puntare su una professionalità dell’accoglienza per riordinare la materia, perché il turismo è una risorsa importante e non deve essere vissuto dai residenti come un male, che penalizza la loro qualità di vita » riferendosi chiaramente a chi gestisce gli airbnb. Poi propone: « Facciamo un censimento dell’intera offerta ricettiva fiorentina mettendoci anche studentati e affitti brevi, e poi valutiamo come intervenire considerando le reali esigenze della città». Mentre per il presidente di Confcommercio Firenze Aldo Cursano « le città devono essere prima di tutto dei cittadini e poi condividere la storia gli spazi, la bellezza, la cultura con gli ospiti».
Intanto sul piano operativo del Comune, l’Ance Firenze chiede chiarezza « perché così si rischia il blocco totale degli investimenti». Il motivo della protesta, spiegano i costruttori, sta nel fatto che « al momento dell’adozione del piano sono stati inseriti elementi nuovi che sono stati considerati come “ adottati” ma in realtà non lo erano » . Creando dei cortocircuiti. Nel mirino alcuni articoli legati ad housing sociale e studentati, tra cui — ad esempio — l’omissione, «di prevedere obblighi aggiuntivi di urbanizzazione in caso di destinazione turistica extra- alberghiera o grandi strutture di vendita, obbligatori» per legge regionale. Così chiedono di ripristinarli come la monetizzazione ( al posto della percentuale da destinare all’housing sociale), e di attenuare gli obblighi sugli studentati: «Firenze punisce i privati con gli stessi obblighi del bando Pnrr, ma senza finanziamento pubblico».