il destino mobile degli spaesati
7 Gennaio 2024Norberto Bobbio. Un illuminista disincantato
7 Gennaio 2024
Testo
Maria, ti amo.
Maria, ho bisogno di te. Poi la stringo e la bacio, infagottato d’amore e di vestiti. E anche lei si muove, felice della sua apparenza e del nostro amore. E la cosa continua bellissima per giorni e giorni. Una nave, con una rotta precisa che ci porta dritti verso una casa, una casa con noi due soli. Una gran tenerezza e una porta che si chiude.Nelle case non c’è niente di buono
Appena una porta si chiude dietro a un uomo Succede qualcosa di strano, non c’è niente da fare è fatale, quell’uomo comincia ad ammuffire. Basta una chiave che chiuda la porta d’ingresso Che non sei già più come prima E ti senti depresso. La chiave tremenda, appena si gira la chiave Siamo dentro a una stanza: Si mangia, si dorme, si beve.Ne ho conosciute tante di famiglie, la famiglia è più economica e protegge di più. Ci si organizza bene, una minestra per tutti, tranquillanti, aspirine per tutti, gli assorbenti, il cotone, i confetti Falqui. Soltanto quattrocento lire per purgare tutta la famiglia. Un affare. Si caga, in famiglia. Si caga bene, lo si fa tutti insieme.
Nelle case non c’è niente di buono
Appena una porta si chiude dietro a un uomo Quell’uomo è pesante e passa di moda sul posto Incomincia a marcire, a puzzare molto presto. Nelle case non c’è niente di buono C’è tutto che puzza di chiuso e di cesso: Si fa il bagno, ci si lava i denti Ma puzziamo lo stesso. Amore ti lascio, ti lascio.C’è solo la strada su cui puoi contare
La strada è l’unica salvezza C’è solo la voglia e il bisogno di uscire Di esporsi nella strada e nella piazza Perché il giudizio universale Non passa per le case Le case dove noi ci nascondiamo Bisogna ritornare nella strada Nella strada per conoscere chi siamo.C’è solo la strada su cui puoi contare
La strada è l’unica salvezza C’è solo la voglia e il bisogno di uscire Di esporsi nella strada, nella piazza Perché il giudizio universale Non passa per le case E gli angeli non danno appuntamenti E anche nelle case più spaziose Non c’è spazio per verifiche e confronti.Laura, ti amo.
Laura, ho bisogno di te. Con te io ritrovo la strada, le piazze, i giovani, gli studenti. Li avevo lasciati qualche anno fa con la cravatta. Sono molto cambiati, sono molto più belli. Le idee, sì, le idee sono cambiate, e i loro discorsi e il modo di vestire. Gli esseri meno. Gli esseri non sono molto cambiati. Vanno ancora nelle aule di scuola a brucare un po’ di medicina, fettine di chimica, pezzetti di urbanistica con inserti di ecologia, a ore pressappoco regolari. Ed esiste ancora il bar, tra un intervallo e l’altro. E poi l’amore, per fabbricarsi una felicità. Come noi ora. Una coppia, e ancora tante coppie. Unica diversità, un viaggio in India su una Due cavalli. Due, come noi.E poi ancora una porta, ancora una casa
Ma siamo convinti che sia un’altra cosa Perché abbiamo esperienze diverse Non può finir male Perché abbiamo una chiave moderna Abbiamo una Yale Perché è tutto un rapporto diverso Che è molto più avanti Ma c’è sempre una casa, con altre aspirine e calmanti E di nuovo mi trovo a marcire In un’altra famiglia, la nostra, la mia Abbracciarla guardando la porta E la mia poesia. Amore, ti lascio, vado via.C’è solo la strada su cui puoi contare
La strada è l’unica salvezza C’è solo la voglia, il bisogno di uscire Di esporsi nella strada, nella piazza Perché il giudizio universale Non passa per le case In casa non si sentono le trombe In casa ti allontani dalla vita Dalla lotta, dal dolore, dalle bombe.Lidia, ti amo.
Lidia, ho bisogno di te… ma, per favore, in un hotel meublé.Perché il giudizio universale
Non passa per le case Le case dove noi ci nascondiamo Bisogna ritornare nella strada Nella strada per conoscere chi siamo.C’è solo la strada su cui puoi contare
La strada è l’unica salvezza C’è solo la voglia, il bisogno di uscire Di esporsi nella strada, nella piazza. Perché il giudizio universale Non passa per le case In casa non si sentono le trombe In casa ti allontani dalla vita Dalla lotta, dal dolore, dalle bombe.…Perché il giudizio universale
Non passa per le case In casa non si sentono le trombe In casa ti allontani dalla vita Dalla lotta, dal dolore, dalle bombe.Fonte: Musixmatch
Compositori: Alessandro Luporini / Giorgio Gaberscik