The Police – Every Breath You Take
8 Novembre 2022San Casciano come Riace: dall’acqua riemergono 24 statue di bronzo
8 Novembre 2022Presidio davanti alla sede di Ferrovie: «Deve diventare più facile raggiungere i nostri borghi»
Aldo Tani
Una protesta, l’incontro con Ferrovie, poi un breve presidio dimostrativo: protagonisti una decina di sindaci dei comuni della provincia di Siena giunti a Firenze per sollevare le pessime condizioni in cui versa il trasporto ferroviario nel sud della Toscana.
Sul tavolo due partite in una e un margine di errore ridotto: i sindaci del sud della provincia di Siena, ieri mattina ricevuti nella sede regionale di Ferrovie, sanno bene di muoversi su un crinale delicato. C’è necessità di portare a casa quanto prima l’ammodernamento della linea Siena-Chiusi e il miglioramento dei servizi relativi al trasporto ferroviario, ma a nessuno sfugge che il futuro del territorio si gioca sull’Alta velocità.
La decisione sulla collocazione della stazione intermedia non dovrebbe essere così lontana. Un tavolo interregionale (insieme all’Umbria) è al lavoro da tempo e in campo restano tre ipotesi possibili. Siena chiede che sia scelta Montallese, frazione nel comune di Chiusi, ma deve superare la concorrenza di Arezzo. Ottenere lo scalo sarebbe la ricompensa ai disservizi, che di fatto hanno spaccato in due un’area già di per sé grande. In questa direzione si inserisce anche l’incontro di domani a Roma tra il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, e il ministro Matteo Salvini.
Per puntare al bersaglio grosso la cautela è d’obbligo e gli attori in campo sono tanti, perciò la manifestazione di Firenze è stata anche un modo per tastare il terreno. L’incontro, definito da tutti «positivo», porterà nel breve termine a un tavolo dedicato ai temi emersi. Tra le richieste, la realizzazione di un collegamento meccanizzato diretto fra la stazione di Siena e l’ospedale Le Scotte; la verifica, con nuova dislocazione e riapertura, di fermate in sintonia con l’attuale e futuro sviluppo del territorio, a partire da Rapolano Terme e Montallese; la valorizzazione e la manutenzione delle aree ferroviarie; una nuova integrazione della rete ferroviaria con altre modalità di trasporto e mobilità; un cronoprogramma reale degli interventi di collegamento con la linea da Sinalunga ad Arezzo.
Alessandro Starnini, sindaco di Rapolano Terme, l’ha chiamata una «questione di dignità». «Tutti vengono nei nostri borghi e ne decantano la bellezza. Non si tratta però di musei. Sono centri abitati da persone e hanno gli stessi diritti degli altri», ha affermato il primo cittadino. L’assessore regionale Stefano Baccelli ha assicurato che «con i nuovi treni la situazione dovrebbe migliorare».
https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/