I l caso
Montomoli rivendica la sua iscrizione alla loggia Montaperti Ma Lega e FdI, presi di sorpresa, cercano di correre ai ripari
diErnesto Ferrara
« Sì che sono massone » , ha candidamente dichiarato dopo giorni di insinuazioni e domande malevole che circolavano sui social sul suo conto. Non solo fratello massone – ha tenuto a dire – ma a lungo capo di una loggia, quella di Montaperti, forse la più blasonata di Siena, quella dove lo stesso Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi fu iniziato ed è iscritto. « La massoneria? Un’appartenenza di cui vado fiero » ha rivendicato Emanuele Montomoli in un’intervista a La Nazione nei giorni scorsi.
Una botta di trasparenza che ora sta costando qualche brivido e molte tensioni politiche al docente universitario e manager di un’azienda medica molto in vista, la Vismederi, che solo un mese fa i partiti del centrodestra senese hanno lanciato come candidato sindaco di Siena per le elezioni amministrative di maggio. «Vedremo che fare. Faremo una riunione di partito » taglia corto il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi, che ha sostenuto di non essere mai stato informato in precedenza dell’appartenenza di Montomoli alla massoneria. Come del resto il nuovo commissario regionale della Lega Luca Baroncini. Forse a Siena era il segreto di Pulcinella. Ma sia i meloniani che i salviniani sono finiti in tilt dopo l’outing, probabilmente preoccupati dell’effetto boomerang. E adesso annunciano vertici, controvertici, confronti e analisi per capire che fare. Tanto più che non è solo imbarazzo strategico: la Lega ha uno statuto che impedisce l’appartenenza alla massoneria. Ed è certo complicato tenere fuori i fratelli dal tesseramento e poi sostenere candidato sindaco, sebbene formalmente civico, un massone orgoglioso come Montomoli, che ha anche raccontato di aver partecipato a eventi massonici a Washington con l’Italian Lodge. «Vorrei fare il sindaco avendo come modelli Canzio Vannini a Siena, Ernesto Nathan a Roma e Lando Conti a Firenze», ha dichiarato il manager prestato al centrodestra citando sindaci massoni, ovvio. Strategia forse, dal momento che Siena ha 5 logge e varie centinaia di fratelli (sono 3 mila in Toscana, di cui 1.000 a Firenze dove ci sono 40 logge). «Io sono rimasto basito» sbotta un autorevole dirigente nazionale di Fdi. Il partito di Meloni ha un atteggiamento più duro e non esclude di scaricare Montomoli, anche se la caccia alle alternative sarebbe durissima. «L’unico modo è che si metta in sonno dalla loggia » vanno dicendo altri dirigenti del centrodestra senese a caccia in queste ore di una soluzione diplomatica alla vicenda. Ma Montomoli non sembra volerne sapere: ha già reso noto di non volersi sospendere e nemmeno di volersi iscrivere ad una loggia estera. « Non intendo aggiungere altro, è stato già detto tutto » diceva solo ieri Montomoli. Ma nel centrodestra, dove ancora lo shock della “ rottamazione” del sindaco uscente Luigi De Mossi non è del tutto superato, il caos ora è alle stelle. Non che questo spinga il Pd a saltare alla giugulare della destra: la candidata del Pd Anna Ferretti non ci pensa nemmeno a intervenire. Sembra la trama di un film che si ripete nella città del “ groviglio armonioso”, celebre metafora proprio di Bisi. Che però con la massoneria non c’entrava nulla: «Io dissi che era quell’intreccio virtuoso tra politica, economia e società ad aver fatto grande Siena » dice il Gran Maestro del Goi. Dopo il crollo di Mps quell’immagine fu usata da molti per raccontare come quell’intreccio, massoneria compresa, abbia portato a fondo Siena: «Ma la massoneria non ha mai condizionato la politica senese» sostiene Bisi. E Montomoli? « A un candidato sindaco si chiede cosa intenda fare per le strade, le scuole, l’ospedale, non dove va la sera. Si può andare in chiesa, in sinagoga, all’Acli. Essere massoni non è un di più nè un di meno. Ai partiti che avanzano dubbi dico però una cosa: loro oggi possono parlare grazie a un massone come Meuccio Ruini, colui che guidò i 75 che scrissero la nostra Carta Costituzionale». Partiti avvisati.