
Bob Dylan – Desolation Row
24 Giugno 2025
𝐋𝐚 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 – 𝐹𝑒𝑠𝑡𝑖𝑣𝑎𝑙 𝑑𝑖 𝑎𝑟𝑡𝑖 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑖𝑐ℎ𝑒 𝐷𝑎𝑛𝑡𝑒 𝐶𝑎𝑝𝑝𝑒𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖
24 Giugno 2025Nuovi elementi riaprono interrogativi mai sopiti sulla morte dell’ex capo della comunicazione di MPS. La ricerca della verità continua a essere una responsabilità collettiva.
Il nuovo elemento emerso dalle analisi video sulla caduta di David Rossi, e in particolare la separazione tra cinturino e cassa dell’orologio prima dell’impatto al suolo, contribuisce ad alimentare una lettura dei fatti che nel tempo ha sollevato interrogativi sempre più articolati. Le evidenze emerse – dall’incompatibilità della ferita al polso con la dinamica della caduta, alla possibilità che Rossi sia stato trattenuto, colpito o manipolato prima di precipitare – rendono opportuno continuare a riflettere con rigore su tutti gli scenari possibili.
Il lavoro della Commissione parlamentare guidata da Gianluca Vinci, supportato da esperti dei RIS e da un nuovo esame medico-legale, rappresenta un contributo rilevante a un percorso di chiarimento che la famiglia di Rossi – in particolare la vedova Antonella Tognazzi – invoca da anni, spesso in condizioni di isolamento. Se l’orologio non era più al polso nel momento della caduta, e se alcune lesioni risultano difficilmente compatibili con una dinamica esclusivamente accidentale, appare legittimo domandarsi per quale motivo ipotesi alternative non siano state esplorate fin dall’inizio con pari attenzione.
Rimane però un nodo da sciogliere, sottolineato dallo stesso presidente della Commissione:
“Le ferite sanguinanti riscontrate sul dorso del polso non appaiono compatibili con una semplice caduta. Sarà necessario approfondire in che modo siano state provocate.”
Il caso Rossi non riguarda solo una tragedia personale e familiare, ma si inserisce in una vicenda complessa che si sviluppa in contesti non sempre pienamente comprensibili e che meritano ulteriori approfondimenti. Ogni nuovo elemento che affiora rappresenta un’occasione per rafforzare la trasparenza e l’impegno verso una ricostruzione quanto più possibile completa dei fatti. Un uomo è precipitato nel vuoto dal cuore del Monte dei Paschi di Siena – e ancora oggi non tutte le domande che circondano la sua morte hanno ricevuto risposte convincenti.
Ma ciò che davvero conta, al di là della dinamica, sono i motivi: le ragioni che potrebbero aver spinto David Rossi a un gesto estremo o, all’opposto, averlo reso vulnerabile a pressioni esterne. È su questo terreno – quello dei contesti professionali, delle relazioni interne, delle condizioni personali e ambientali – che ogni ulteriore approfondimento dovrebbe concentrarsi, evitando semplificazioni o conclusioni affrettate.
Anche se l’opinione pubblica senese, per ragioni storiche e culturali, ha mostrato in molti casi un atteggiamento di distanza o riserva, resta il dovere civile di continuare a porsi domande e di non archiviare il bisogno di verità.