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9 Dicembre 2025IL CASO DAVID ROSSI: LE NUOVE VALUTAZIONI TECNICHE DEL RIS ALL’ESAME DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE
La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi ha reso note alcune valutazioni contenute nella nuova perizia tecnica affidata ai Ris, che, secondo quanto riportato dagli stessi commissari, proporrebbe una dinamica diversa da quella finora accolta nelle indagini giudiziarie.
Secondo quanto riferito in sede parlamentare, i tecnici avrebbero individuato elementi ritenuti non pienamente compatibili con l’ipotesi suicidaria. Le analisi citate riguardano in particolare le condizioni del polso sinistro di Rossi, il distacco dell’orologio e la possibile interazione con soggetti terzi, esaminata in forma di ipotesi tecnica sulla base dei dati disponibili.
La Commissione ha riportato pubblicamente anche un passaggio della perizia, nel quale si afferma: “La pista adesso è omicidio, o omicidio come conseguenza di altro reato. Rossi è stato sicuramente appeso fuori dalla finestra. Le lesioni lacere sul polso, create da più movimenti della cassa esercitando una forte pressione, possono essere state causate nel tentativo di esporlo e poi ritrarlo all’interno. Oppure è stato lasciato andare. In ogni caso possiamo parlare di omicidio”.
Tale dichiarazione, come precisato dalla stessa Commissione, esprime l’interpretazione tecnica dei consulenti ed è oggetto di discussione istituzionale, senza che ciò comporti conclusioni definitive o l’individuazione di responsabilità personali.
A supporto di queste valutazioni, i media hanno riportato anche l’esistenza di una simulazione digitale tridimensionale, elaborata da un consulente esterno, che proporrebbe una dinamica non compatibile con una caduta volontaria. Anche tale ricostruzione è presentata come un’ipotesi tecnica, suscettibile di verifica e confronto con altre analisi.
La famiglia Rossi ha accolto le novità con interesse, interpretandole come un passo verso un possibile approfondimento. Tuttavia, l’accertamento della dinamica dei fatti resta di esclusiva competenza dell’autorità giudiziaria, che potrà valutare se e in quale forma procedere.
Le precedenti indagini giudiziarie si erano concluse archiviando l’ipotesi del suicidio; le nuove valutazioni tecniche, al momento, non costituiscono un accertamento definitivo e rientrano nel percorso istruttorio della Commissione. Eventuali ulteriori sviluppi dipenderanno dalle decisioni della magistratura, unica sede legittimata a stabilire la natura e le responsabilità dell’accaduto.





