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18 Gennaio 2023«Il Comune di Siena troppo vicino al centrodestra»: l’assessore alla Cultura si dimette
Sara Pugliese ha rassegnato le dimissioni con una lettera durissima al sindaco: «Tre deleghe cambiate in quattro anni, snaturata l’amica civica della giunta, non ci sono più le condizioni per andare avanti»
Sara Pugliese non è più l’assessore alla Cultura del Comune di Siena. Il passo indietro è spiegato in una lunga lettera che ha inviato al sindaco Luigi De Mossi. Pugliese era stata nominata in questa veste nell’estate scorsa, dopo un rimpasto di giunta. La delega prima apparteneva al primo cittadino, mentre lei aveva quella ai Lavori pubblici (in precedenza invece era delegata alle Politiche giovanili). Un’assegnazione che al tempo fece discutere, perché si parlò di ridimensionamento, dopo che in quell’ambito era stata promossa dal sindaco un’operazione di larghe vedute sul Santa Maria della Scala. Pugliese inoltre era il membro di giunta che faceva riferimento a Mauro Marzucchi, volto della lista civica “Siena futura”, con un lungo passato nelle fila del centro-sinistra e vicesindaco di Maurizio Cenni e Franco Ceccuzzi. «Non ci sono più le condizioni, e a questo punto dubito che ci siano mai state – ha scritto Pugliese – per continuare a far parte di questa amministrazione».
La motivazione secondo quanto scritto sarebbe di natura politica: «Ho dato fiducia a questa coalizione con la volontà di mettermi in gioco, da cittadina senese, il mio contributo, ma purtroppo con il tempo la suddetta coalizione ‘civica’ si è andata a snaturare, avvicinandosi sempre più ai partiti di centro-destra e perdendo la sua vocazione originaria». Non mancano poi le accuse ai colleghi di giunta: «Un grande vulnus è stato rappresentato dalla totale assenza di dialogo, di confronto, di lavoro di squadra. Non è imponendo ordini dall’alto che si ottiene il rispetto di collaboratori e dipendenti, ma lavorando gomito a gomito, stando sullo stesso piano». L’ultimo appunto è per il sindaco: «In quasi quattro anni mi sono state cambiate tre deleghe, impedendomi di dare continuità al mio lavoro e di portare a termine una programmazione unitaria e a lungo termine». Uno spunto per dare il la all’ultimo passaggio in giunta, proprio nell’ambito della Cultura: «Alla metà di agosto 2021, a causa esclusivamente di motivazioni politiche, mi è stato comunicato che non avrei più gestito la delega che stavo portando avanti. In cambio e per giustificare questo immeritato trattamento, avrei ricevuto la delega alla Cultura. Ho iniziato a crearmi di nuovo una squadra. Questo però non era sufficiente, perché come ebbi modo di dirle, la delega alla Cultura era mia soltanto formalmente, dato che in realtà continuava a essere svolta da lei, signor Sindaco».