È lo scenario del maxi emendamento sull’aumento dell’Irpef per coprire il buco provocato dal mancato pagamento del payback
di Michele Bocci Ernesto Ferrara
Meno di 10 euro al mese per la classe media, chi guadagna 35 mila euro lordi. Trenta euro al mese ( 360 in un anno) per chi sta una gradino sopra e ne prende 50 mila. Novanta euro (1.180 euro in un anno) per i “ricchi”, chi arriva a dichiarare 100 mila euro in un anno. In un clima di tensione alle stelle nella maggioranza regionale lo scenario di una manovra fiscale sull’Irpef per recuperare 200 dei 400 milioni del cosiddetto payback sanitario, negato dal governo in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità della legge che lo ha introdotto, affiora ora sui tavoli della politica. Iniziando a svelare i suoi potenziali effetti.
Il governatore Giani ieri ha riunito i vertici del Pd e di Italia Viva per iniziare ad esaminare il dossier di un possibile aumento delle tasse regionali sul 2024, da portare con un maxi emendamento direttamente nel Consiglio regionale, convocato da oggi a venerdì per l’approvazione del bilancio: secondo le proiezioni fatte a quel tavolo il rialzo dell’Irpef colpirebbe 560 mila toscani, 1/ 7 della popolazione, chi guadagna oltre 28 mila euro lordi. Quasi un milione e mezzo di toscani invece, quelli che stanno sotto i 28mila l’anno, non subirebbero alcun aumento. Alzando l’addizionale, la Regione secondo i calcoli per ora fatti potrebbe ricavare quasi 200 milioni di euro, 198 per la precisione. Altri circa 200 li ricaverebbe da risparmi e fondi europei spostati e così il bilancio – privato dell’entrata del payback – chiuderebbe in pareggio. L’anno prossimo, in qualche modo, il governo dovrà affrontare la questione. Se anche la legge venisse giudicata incostituzionale, alle Regioni che avevano fatto i conti sulle promesse del payback andrà riconosciuto qualcosa. E così l’idea è che l’aumento delle tasse sia solouna tantum. Se entreranno almeno 200 milioni di euro, infatti, nel 2025 non si pagheranno più. E il denaro incassato da Roma sarà restituito ai cittadini sotto forma di servizi.
I renziani non ci stanno: chiedono un rinvio della decisione ad aprile, quando si chiude il bilancio della sanità, sono convinti sia meglio aprire un contenzioso col governo se necessario ma non tassare. Si dicono pronti a votare contro, rompendo di fatto la maggioranza. Come controproposta hanno avanzato ieri con Scaramelli l’idea di un ticket di 20- 30 centesimi sui farmaci acquistati o di 2-3 euro a ricetta per recuperare parte dei soldi che mancano dal payback. Idea bocciata dal Pd poichè ritenuta iniqua e fuori luogo. Tesi molto diverse albergano invece nei Dem sull’opportunità di procedere all’operazione tasse contro cui la destra toscana, dalla Lega a Fdi ai forzisti, già alza le barricate: l’area riformista dem è parecchio riluttante, gli schleiniani sono invece sulla linea dell’utilizzo della leva fiscale ora e una tantum, nell’orizzonte dell’equità, addossando la colpa alla premier Meloni, unica presidente a non aver dato i soldi del payback alle Regioni. La Toscana, che ha per ora l’Irpef più bassa d’Italia, si allineerebbe a Emilia e Lombardia ma salverebbe la tenuta delle prestazioni sanitarie evitando guai peggiori,si ragiona nel Pd. E poi meglio ora che sotto elezioni si aggiunge. Due ore di riunione molto tese non sono bastate ieri a sciogliere il nodo, con un duro scontro tra Scaramelli e il coordinatore regionale Pd Giorgio riportato dalle cronache del vertice. L’orientamento di Giani appariva aieri sera quello di procedere ora alla manovra fiscale evitando rischi peggiori nei mesi prossimi: se il payback non arrivasse entro aprile la sanità toscana finirebbe in piano di rientro e a quel punto per legge l’Irpef andrebbe alzata a tutti, anche al ceto basso. Non solo, salterebbero pure tutte le prestazioni fuori dai Livelli essenziali di assistenza ad oggi assicurate dalla Toscana. Ieri la commissione del Consiglio regionale ha approvato un testo della manovra senza tasse per ora. Decisione finale rinviata ad un nuovo incontro questa mattina. Appuntamento alle 9.
Per chi ha reddito di 35 mila l’addizionale salirebbe di 120 euro Tensione in maggioranza.