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9 Ottobre 2024Il giallo della mail del rettore agli studenti: «C’è stato un grave casodi violenza sessuale»
Siena
Aldo Tani
Siena «In questi giorni siamo stati informati di un grave episodio di violenza sessuale che è avvenuto in una delle residenze universitarie della nostra città e che ha coinvolto giovani persone della nostra comunità». È quanto scrive in una mail indirizzata a studenti e professori dell’ateneo di Siena il rettore Roberto Di Pietra. Una mail partita ieri pomeriggio.
«Questi fatti — scrive sempre il rettore — non rappresentano solo una profonda ferita nella vita delle vittime, ma lo sono anche per tutta la nostra comunità accademica e è importante offrire la nostra solidarietà e ribadire la nostra ferma condanna verso ogni forma di discriminazione e di violenza nel rispetto dei valori di dignità e libertà su cui si fondano il nostro statuto ed il nostro codice etico».
Da quanto emerso, in queste ore, negli ambienti degli inquirenti non risulterebbe essere stata presentata a ora alcuna denuncia in Procura. Analogo discorso anche per gli uffici di polizia e dei carabinieri che, a ora, non avrebbero avuto alcuna querela da parte di chicchessia: agli atti — in tal senso –- non ci sarebbero neppure episodi legati al passato. Al momento inoltre all’Azienda del diritto allo studio non risulterebbero «episodi di violenza sessuale nelle residenze universitarie senesi» che sono appunto menzionati nella mail a firma del rettore.
Una mail che è intitolata «Recenti episodi di violenza di genere» e dove si legge anche: «Vorremmo anche sottolineare che la lotta alla violenza di genere si fonda sulla necessità di riconoscere il valore fondamentale dell’autonomia e del consenso per ciascuna persona e che nessuna circostanza può mai giustificare il venir meno del rispetto di questi valori fondamentali. Per questo continueremo a lavorare, contando sul supporto e sulla collaborazione di ogni componente della nostra comunità».
Da un rapido esame dell’indirizzo usato per spedire la mail, si evince che corrisponde a quello in dotazione all’Ateneo di Siena. In un primo momento si era infatti pensato che qualcuno avesse usato una mail mascherata o che — peggio — qualcuno si fosse introdotto nei personali computer dell’Università. Ma — sempre fino a ieri sera — l’Ateneo ha fatto sapere che «non risulterebbero intrusioni hacker», confermando al tempo stesso che l’indirizzo virtuale usato per spedire la lettera è il medesimo del rettore, ben diverso da quello della Pec. Tuttavia è impossibile capire a quale presunto episodio di violenza sessuale ci si riferisca in quella mail perché l’Università di Siena spiega che fino a domani (oggi per chi legge, ndr ) «non c’è nulla da aggiungere». E il rettore Roberto Di Pietra — contattato ieri dal Corriere Fiorentino — non ha mai risposto alle telefonate. Impossibile anche capire qualcosa di più dal corpo docente. Alcuni professori dell’Ateneo — sentiti informalmente — hanno semplicemente spiegato di aver ricevuto «la lettera ma di non sapere assolutamente nulla rispetto a quanto abbiamo letto».
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