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15 Maggio 2024NEWS
15 Maggio 2024Il manifesto con 57 regole per la sostenibilità:i 100 anni e le nuove sfide del «Gallo Nero»
Consorzio Chianti Classico
Mauro Bonciani
Ieri ha festeggiato i cento anni esatti dalla nascita del Consorzio — nato come «Consorzio per la difesa del vino tipico del Chianti» e già con il Gallo Nero come simbolo — e il 14 maggio è stata l’occasione per lanciare una nuova e ambiziosa sfida. Un manifesto della sostenibilità, con 57 regole, che presto diventerà un vero protocollo di certificazione del Consorzio Chianti Classico.
Il 14 maggio 1924 si misero insieme 33 aziende e oggi le imprese associate, dalle piccole alle grandi che esportano in tutto il mondo, sono 500 e puntano su sostenibilità e valorizzazione del territorio per una visione a lungo termine, che preservi l’indetità del Chianti alle generazioni future. Il «manifesto» è stato presentato in un convegno a Palazzo Vecchio, a Firenze, dal titolo «Sostenibilità e identità territoriale», alla presenza del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e dei rappresentanti di alcune fra le più celebri denominazioni: Champagne, Borgogna, Porto e Douro, Oregon e Barolo. Cinquantasette regole, per tenere insieme sostenibilità ambientale, sociale e culturale (nonché economica), «per preservare paesaggio ed identità andando oltre le norne ed i vincoli già esistenti», come hanno spiegato i vertici del Consorzio.
Qualche esempio delle nuove regole? Avere oltre il 20% del terreno che tuteli la biodiversità, con piante che attirino gli insetti, conservare gli edifici della prima metà del Novecento anche se non vincolati perché parte integrante del tessuto che una volta era mezzadrile, usare vetro riciclato per le bottiglie, incrementare il riutilizzo dell’acqua e l’economia circolare, ridurre l’impronta carbonica della propria azienda, stimolare l’utilizzo di personale e fornitori residenti nel Chianti.
«Abbiamo pensato a uno strumento dedicato alla nostra realtà e al nostro territorio, un percorso cucito sul Chianti Classico — spiega la direttrice del Gallo Nero, Carlotta Gori — ogni azienda troverà in queste regole il modo di costruirsi il proprio abito. Chiederemo, per accedere a questo percorso, di rispettare inizialmente almeno la metà degli indirizzi». «Tra le sfide di oggi e di domani c’è il cambio del clima, dei consumi, l’0ndata iper salutista che dice che un bicchiere di vino fa male — sottolinea Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico — il manifesto è in grado di evidenziare ed esaltare i caratteri distintivi della nostra denominazione e del suo territorio. Un manifesto che siamo certi i nostri viticoltori accoglieranno e renderanno attivo». I cento anni sono stati celebrati anche con il libro «Sulle tracce del gallo nero» di Daniele Cernilli e Paolo De Cristafano e al convegno il ministro Lollobrigida ha detto: «Il Chianti Classico ha alle spalle 100 anni di gloria ed è senza dubbio uno dei nostri prodotti più pregiati. Il Consorzio è stata un’intuizione: mettersi insieme, non fare concorrenza al tuo vicino, ma collaborare per accedere a più mercati possibile e in maniera più forte». Aggiungendo: «È fondamentale tutelare i nostri marchi dalla contraffazione internazionale».
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