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1 Marzo 2023Viene sottolineata con grande e giustificata enfasi una certificazione che sarebbe una cosa scontata, per una amministrazione comunale “normale”, in una città come Siena: quella sul rispetto dei parametri di un turismo sostenibile, fissati da un’organizzazione internazionale, Global Sustainable Tourism Council, legata all’Onu. Tutto questo è nel solco di una tradizione di buon governo che arriva da lontano, che ha prodotto la prima ztl in anni remoti e una qualità della vita elevata, oltre al riconoscimento sempre da parte di una agenzia Onu di “patrimonio dell’umanità”. Il riconoscimento sulla sostenibilità lo hanno ottenuto altre località, ma Siena sembra la prima città d’arte italiana ad averlo conseguito (anche se basta fare domanda, assolvere degli adempimenti e il gioco è fatto).
Ciò che appare naturale, in una città abituata ai primati e alle eccellenze, sembra un evento straordinario: una cosa da marziani nella contingenza di una giunta comunale che ha fatto di tutto per far scivolare Siena in una posizione di retroguardia. Davvero non si capisce come e chi possa aver concepito questo colpo d’ala, nella mediocrità dominante e dopo aver inserito il Palio tra i giochi tradizionali della Toscana (tra le manifestazioni folcloristiche!) o aver lanciato un sito di informazione turistica raccapriccianti. Probabilmente, lo slogan studiato per Siena, “Vale la pena visitarla”, entrerà nei materiali della comunicazione turistica fra le operazioni più inutili e controproducenti, al pari del sito “VeryBello” dell’Enit e dell’appello di Rutelli in inglese maccheronico: “Please, visit Italy”. Si perché se si dice che vale la pena, implicitamente si ammette che qualcuno potrebbe dubitarne, della necessità di una visita. Lo stesso concetto di visita risponde a criteri superficiali, da turismo di massa ed escursionismo, come conferma il video che tenta di trattenere il turista facendo vedere vicoli sgarrupati, che riduce tutto a un piccolo presepe da vedere per qualche ora, il patrimonio dell’umanità viene derubricato in un video come “città delle contrade e dei mattoni rossi”: elementi caratterizzanti, ma certo non gli unici! Nessuna citazione dei valori artistici e culturali noti nel mondo… Davvero nessuno, tra gli attuali amministratori pubblici, sembra essersi posta la domanda su cosa è Siena e su come debba essere rappresentata e approcciata: una delle città più belle al mondo, di quelle che si devono vedere almeno una volta nella vita, altro che “meritevole” di una visita! E poi, quale città in Italia e nel mondo non merita una visita?Servirebbero esperienze vere e profonde, una alta elaborazione culturale, invece si mette una mostra stabile di finti Dalì dove c’era un prestigioso museo di arte contemporanea. Dopo anni di mostre farlocche e vuoti annunci, dopo aver ridotto il Santa Maria della Scala a deposito casuale di dipinti e foto di ogni genere e origine, ecco perché sorprende che questa amministrazione comunale abbia avuto la sensibilità di occuparsi di turismo sostenibile. Come, c’era un marziano in giunta e l’hanno tirato fuori solo ora?
(riceviamo e pubblichiamo)